Cerca

Test Miles 33

Scopri tutti gli eventi

EVENTI

Rigenerazione urbana

Montegrotto Terme rinasce sulle ceneri del Cristallo e del Casablanca

Due aree dismesse da decenni si trasformano in spazi moderni senza nuovo consumo di suolo

Montegrotto Terme rinasce sulle ceneri del Cristallo e del Casablanca

Foto di repertorio

Dove un tempo sorgevano l’ex Hotel Cristallo e il dancing Casablanca, simboli di un passato ormai lontano, presto nasceranno nuovi spazi commerciali e servizi pubblici. Il consiglio comunale ha approvato in via definitiva due accordi pubblico-privato che daranno nuova vita a queste aree dismesse da anni, senza consumare un solo metro quadrato di suolo agricolo.

L’approvazione delle necessarie varianti urbanistiche, avvenuta nella seduta del 23 giugno, conclude un percorso avviato nel 2016, lungo e complesso, che ha coinvolto tutti gli enti competenti e ottenuto i pareri favorevoli richiesti, tra cui la Valutazione Ambientale Strategica (VAS).

Cristallo: da albergo abbandonato a polo commerciale

Chiusa da oltre vent’anni, la storica struttura ricettiva Cristallo verrà abbattuta e sostituita da un punto vendita di 1.500 metri quadrati, con ulteriori 1.000 metri quadrati accessori. Dai 21.500 metri cubi attuali si passerà a un volume edilizio ridotto di 14.500, rinunciando quindi all’ampliamento possibile in caso di riconversione alberghiera. Il progetto include anche la cessione gratuita al Comune di un’importante area lungo via Caposeda, utile per migliorare viabilità e percorsi ciclopedonali.

Casablanca: nuova vita all'ex dancing

Più a sud, nell’area dell’ex dancing Casablanca, sorgerà un punto vendita alimentare di 1.500 metri quadrati e uno spazio non alimentare di 1.000 metri quadrati. Ma le vere novità riguardano le opere pubbliche: parcheggi per 3.700 metri quadrati a uso pubblico, 4.700 metri quadrati di area verde e sosta al servizio del vicino Palaberta, un ponte carrabile su via Lachina e il potenziamento della mobilità dolce.

Nessun consumo di suolo, tutti i pareri favorevoli

Elemento centrale di entrambi i progetti è l’assenza totale di nuovo consumo di suolo: si interviene esclusivamente su aree già urbanizzate e da anni in stato di abbandono. I progetti hanno ricevuto il via libera da tutte le autorità coinvolte: Consorzio di Bonifica, Genio Civile, Gestione Unica, Soprintendenza, ULSS 6 e Consiglio di Bacino Brenta.

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Edizione