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Lavoro e sanità in cima alle preoccupazioni dei veneti: lo dice il sondaggio Uil

Oltre 16mila risposte raccolte tra ottobre e dicembre

Lavoro e sanità in cima alle preoccupazioni dei veneti: lo dice il sondaggio Uil

Foto di repertorio

È il lavoro, seguito dalla sanità, la principale preoccupazione dei cittadini del Veneto. Lo confermano i risultati di un ampio sondaggio promosso dalla Uil Veneto, che ha coinvolto 16.786 persone tra ottobre e dicembre 2024, con risposte raccolte sia online che in presenza, in occasione di incontri territoriali e durante eventi come il Job&Orienta di Verona.

Il bilancio dell’indagine è stato presentato oggi al Centro Cardinal Urbani di Zelarino, durante l’assemblea regionale del sindacato, ultima tappa di un tour che ha attraversato tutte le province del Veneto. A elaborare i dati è stato il Centro Studi Sociali ed Economici del Veneto, restituendo una fotografia chiara delle priorità sociali e dei bisogni espressi dalla popolazione, suddivisa per età, genere e territorio.

Lavoro in testa, ma con differenze generazionali

Il lavoro si conferma l’urgenza principale per il 30% dei partecipanti, con un’incidenza ancora più marcata tra le fasce centrali d’età: il 34,7% tra i 30 e i 49 anni e addirittura il 36,6% tra i 40 e i 59 anni lo ritiene la priorità assoluta. Seguono la sanità (26,7%) e la sicurezza (15,4%).

Tra i giovani under 39, invece, emergono la sicurezza (21,5%) e soprattutto l’istruzione (21%), mentre per gli over 60 il primo pensiero va alla salute, con quasi un intervistato su due (48%) che indica la sanità come problema primario.

Il caso Venezia: più attenzione a lavoro e istruzione

Nel territorio veneziano, dove sono pervenute 3.432 risposte, il lavoro è indicato come priorità dal 32,2% dei rispondenti, seconda solo a Rovigo. Seguono la sanità (24,8%), la sicurezza (quasi il 12%) e l’istruzione (11%). Più staccate le preoccupazioni legate a casa (6,6%) e trasporti (4,5%).

Nel dettaglio, tra i 30-49enni la centralità del lavoro raggiunge il 33,9%, mentre nella fascia 40-59 anni sale al 42,5%. Tra i giovanissimi, si nota invece un’attenzione marcata per la scuola e la formazione, con un 34,2% che indica l’istruzione come prima esigenza. Gli anziani veneziani seguono il trend regionale, mostrando forte preoccupazione per la tenuta del sistema sanitario (32,3%).

Sindacato in ascolto: un’analisi per agire

«Questa indagine rappresenta uno strumento fondamentale per orientare l’azione sindacale nei prossimi mesi», ha dichiarato il segretario regionale della Uil, che ha sottolineato l’importanza di conoscere i bisogni reali dei cittadini per costruire politiche più vicine al territorio.

Con dati concreti alla mano, la Uil Veneto si prepara a portare avanti le proprie battaglie su occupazione giovanile, qualità del lavoro, diritto alla salute e valorizzazione dei servizi pubblici, consapevole che le priorità sociali si evolvono ma restano profondamente legate alla dignità delle persone.

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