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Bonifica ambientale

Brugnaro firma il decreto per la bonifica delle ceneri di pirite

Via libera all'intervento ambientale per la messa in sicurezza del deposito di via Bastiette a Mira: canalizzazione dei fossati, rimozione dei rifiuti e 17 settimane di lavori

Il deposito di via Bastiette a Mira

Il deposito di via Bastiette a Mira

La Città metropolitana di Venezia ha approvato ufficialmente il progetto esecutivo per la messa in sicurezza ambientale del deposito di ceneri di pirite situato in via Bastiette a Mira. Con un decreto firmato dal sindaco metropolitano Luigi Brugnaro, si avvia un intervento atteso da anni che punta a contenere l'inquinamento e a proteggere l’ambiente circostante, a partire dal delicato equilibrio idraulico che collega il sito al canale Finarda e alla Laguna di Venezia.

L’area in questione è occupata da rifiuti derivanti dalla lavorazione industriale dell’acido solforico, accumulati fino alla metà degli anni ’90. Dopo un lungo periodo di stallo legato a vicende giudiziarie e amministrative, il progetto segna un passo avanti concreto verso la bonifica dell’area.

L’intervento prevede l’installazione di canalette in calcestruzzo per stabilizzare i fossati, impermeabilizzare le sponde e regolare il deflusso delle acque meteoriche, impedendo che sostanze inquinanti raggiungano il canale Finarda e, di conseguenza, la laguna.

La bonifica si articolerà in tre fasi lungo un tratto di circa 380 metri del fossato che collega i fossati perimetrali del deposito al canale consortile. Le operazioni includono lo sfalcio della vegetazione, la rimozione del terreno misto a ceneri fino al substrato naturale e il conferimento dei materiali contaminati presso siti autorizzati. Il cronoprogramma prevede una durata complessiva di 17 settimane.

“Con questo decreto – ha dichiarato il consigliere delegato metropolitano Paolino D’Anna – si dà finalmente una risposta concreta ai cittadini e si tutela in modo certo un’area fortemente inquinata del nostro territorio. È un passo importante per la sicurezza ambientale.”

La società Veneta Raw Material Srl, proprietaria del deposito, ha già avviato in passato misure di emergenza per limitare la dispersione di inquinanti. Ora, sotto la vigilanza degli enti di controllo – tra cui Arpav, Vigili del Fuoco, Asl, Regione Veneto e la stessa Città metropolitana – procederà con il completamento dell’opera. Al termine dei lavori, le ceneri di pirite potranno cessare di essere classificate come rifiuti e tornare a essere impiegate nell’industria.

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