È iniziata nei giorni scorsi l’estirpazione di due ettari di vigneti di Cartizze a Valdobbiadene, colpiti dalla flavescenza dorata. Un’operazione radicale ma necessaria, definita dall’assessore regionale all’Agricoltura Federico Caner «un atto di responsabilità verso il territorio e verso una delle più preziose eccellenze vitivinicole del Veneto».
L’intervento, coordinato da Veneto Agricoltura, rientra nel piano di lotta obbligatoria alla flavescenza dorata previsto dalla Regione. La malattia della vite – veicolata dall’insetto vettore Scaphoideus titanus – è temuta per la sua capacità di propagarsi rapidamente e compromettere la produttività dei vigneti.
L’annuncio è arrivato nel corso del primo incontro del Trittico Vitivinicolo 2025, il tradizionale appuntamento tecnico in cui istituzioni, agronomi e produttori analizzano lo stato vegetativo dei vigneti e le prospettive della vendemmia. Il Servizio fitosanitario regionale ha presentato dati incoraggianti, che indicano un rallentamento dei focolai, ma l’allerta resta alta.
«Non possiamo permetterci distrazioni – ha ammonito Caner –. La stagione viticola si sta sviluppando regolarmente, ma la sanità del vigneto è prioritaria. Bisogna rispettare le misure di contenimento, anche in vista delle nuove norme sui fitosanitari e delle evoluzioni del Pacchetto Vino».
Nel corso dell’incontro è stato anche ricordato che, in questi giorni, si è proceduto al primo estirpo coatto nei confronti di un’azienda che non aveva rispettato le prescrizioni previste dall’ordinanza regionale. «Un segnale chiaro – ha spiegato l’assessore – che le regole valgono per tutti. Non possiamo mettere a rischio il lavoro di un intero territorio per colpa di chi non si adegua».
Alla pianificazione dell’operazione ha collaborato anche il sindaco di Valdobbiadene, Luciano Fregonese, che ha evidenziato l’importanza del gioco di squadra tra istituzioni e produttori: «La difesa della qualità del nostro vino – ha dichiarato – passa anche dalla capacità di agire insieme in modo tempestivo. La flavescenza dorata è una minaccia seria, ma possiamo contenerla con responsabilità e condivisione».
Il Cartizze rappresenta il vertice qualitativo della produzione di Prosecco Superiore DOCG ed è parte integrante del paesaggio collinare di Conegliano e Valdobbiadene, iscritto nella lista del Patrimonio Mondiale UNESCO. «Difendere questi vigneti – ha concluso Caner – significa proteggere non solo un prodotto di pregio, ma un simbolo del Veneto conosciuto in tutto il mondo».