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29.06.2025 - 12:11
Raccontare la delicatezza del passaggio generazionale d’impresa con l’ironia e la profondità del teatro. È la proposta di Confartigianato Imprese Marca Trevigiana, che mercoledì 2 luglio alle 18.00 dà il via al progetto “Andare oltre. Allenarsi alla continuità” con lo spettacolo “Dall’urlo alla gentilezza” al Teatro delle Voci di Treviso (ingresso libero). L’iniziativa nasce per accompagnare le aziende nei momenti di cambiamento e successione, attraverso un percorso che parte dalle emozioni per arrivare a strumenti concreti di trasformazione.
In scena gli attori Gianni Bozza e Loris Contarini, accompagnati dalla musica dal vivo di Paolo Valentini e dalla regia della compagnia TOP Teatri Off Padova. Al centro, una narrazione teatrale che mette in luce tensioni, ostacoli, affetti e potenzialità di un processo tanto delicato quanto strategico per il futuro delle imprese artigiane.
Il progetto si fonda su una consapevolezza ormai diffusa: l’invecchiamento demografico e il calo delle nuove generazioni pongono una seria sfida alla tenuta del tessuto imprenditoriale. «Nella Marca Trevigiana – spiega il presidente Armando Sartori – un’azienda su dieci ha completato il passaggio generazionale negli ultimi sei anni. L’età media degli imprenditori continua a salire, ma la base demografica giovanile si restringe: in dieci anni la provincia ha perso il 13,7% dei giovani tra i 15 e i 34 anni. Serve un investimento culturale e organizzativo per non disperdere questo patrimonio produttivo».
Eppure i giovani sembrano guardare all’impresa con occhi nuovi. Secondo i dati del 4° Radar Artigiano realizzato dal Censis, oltre l’81% dei giovani italiani sarebbe interessato ad avviare un’attività propria, ma a frenarli sono soprattutto la burocrazia e il timore del rischio. L’artigianato, però, conserva un fascino potente: per l’85% è espressione di talento e abilità individuale, per l’84% rappresenta creatività e innovazione, mentre il 72% lo associa a intraprendenza e responsabilità. Significativo anche che il 67% lo consideri sinonimo di autonomia e libertà lavorativa, e il 59% lo veda come un ambiente più umano e attento alle relazioni.
Un’opportunità, quindi, da cogliere per costruire ponti tra generazioni. “Andare oltre” si propone proprio questo: partire da un linguaggio accessibile e coinvolgente come il teatro per poi offrire strumenti pratici alle aziende. Tra le azioni previste, una mappatura del territorio per individuare le criticità, una valutazione personalizzata per ciascuna realtà imprenditoriale e laboratori mirati a rispondere alle esigenze emerse.
Il progetto, realizzato in collaborazione con Vitruvio Consulting, è sostenuto dalla Camera di Commercio di Treviso – Belluno | Dolomiti e da EBAV, l’Ente bilaterale dell’artigianato veneto. Il primo passo, però, è un invito a lasciarsi ispirare: mercoledì 2 luglio, sul palco, l’impresa si racconta in tutte le sue fragilità e possibilità. Con coraggio, con leggerezza, con uno sguardo al futuro.
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