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Un cartello accende il dibattito

Martellago, divieto di gioco a pallone in piazza, polemica in città

Commercianti favorevoli, molti genitori contrari, il sindaco Saccarola chiede un confronto sereno

Martellago, divieto di gioco a pallone in piazza, polemica in città

A Martellago, in piazza Bertati, un nuovo cartello ha acceso nelle scorse settimane un dibattito che attraversa il paese e ha coinvolto residenti, commercianti e amministrazione comunale. Nella piazza è stato installato un divieto per il gioco del calcio, decisione che ha scatenato polemiche e discussioni, sia nelle vie cittadine che sui social network. Il sindaco Andrea Saccarola ha spiegato le ragioni dietro questa controversa misura. Dal 2012, infatti, il divieto di giocare a pallone nella piazza esisteva già, ma la recente crescita del numero di ragazzi che si ritrovano a giocare lì ha reso necessario un intervento più deciso. Qualcuno però non ci sta e sotto il cartello di divieto ha scritto la frase provocatoria "Allora ci droghiamo", in aperta polemica con l'iniziativa del Comune.

"La piazza non è un campo da calcio", ha ribadito però Saccarola ai quotidiani locali. La presenza di giovani, in particolare ragazzi delle scuole medie che utilizzano palloni di cuoio adatti a veri campi di gioco, ha trasformato infatti l'area in un luogo dove partite improvvisate possono causare danni e disagi ai commercianti della zona. Diverse vetrine hanno già subito i danni delle pallonate, facendo salire le richieste di maggiore controllo. Mentre molti commercianti approvano la decisione del sindaco, alcuni residenti si domandano quale spazio rimanga per i ragazzi desiderosi di divertirsi all'aperto. Il sindaco, nel dibattito che ne è scaturito ha ricordato che poco distante ci sono degli spazi dedicati, sottolineando che Martellago offre comunque diverse alternative per il tempo libero, come campi da calcetto e oltre 40 aree verdi attrezzate.

La polemica si è spostata rapidamente sui social, polarizzando le opinioni. Da un lato, una parte della comunità reputa il divieto eccessivo, dall'altro, c'è chi sostiene la necessità di utilizzare aree adeguate per evitare problemi di sicurezza e disturbo alla tranquillità pubblica. Andrea Saccarola, in un post, ha invitato alla riflessione comune per trovare soluzioni condivise. "È fondamentale trovare un equilibrio tra il diritto dei ragazzi a divertirsi e il rispetto del benessere della comunità", ha sottolineato il sindaco. Saccarola ha ribadito che le aree per lo svago sono ampiamente disponibili nel comune, ma è indispensabile rispettare le normative.

L’amministrazione, secondo il primo cittadino, ha il compito di garantire che queste regole siano osservate, promuovendo alternative di divertimento sicure e rispettose. Infine, ha auspicato un dialogo costruttivo con la comunità, dicendosi aperto a idee e proposte per migliorare la convivenza civile. Con un appello alla collaborazione, ha concluso: "In attesa di un confronto costruttivo, vi ringrazio per la vostra attenzione e collaborazione". La controversia a Martellago non è dunque solo una questione di palloni e divieti, ma un simbolo delle sfide quotidiane nel trovare un equilibrio tra i bisogni dei giovani e le esigenze degli altri cittadini. Il dibattito è aperto e richiede l'impegno comune per una soluzione che rispetti tutti.

Riccardo Musacco

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