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Scontro politico

Centrodestra in crisi tra Veneto e Roma: Camani denuncia divisioni e confusione sul voto sul Medioriente

La capogruppo del PD evidenzia come il centrodestra si sia spaccato durante il dibattito in aula sul riconoscimento della Palestina: divisioni evidenti tra Lega e Lista Zaia e un quadro politico nazionale altrettanto frammentato

Vanessa Camani, capogruppo del Partito Democratico

Vanessa Camani, capogruppo del Partito Democratico

Un quadro di forte divisione e incertezza emerge all’interno del centrodestra veneto, che ha mostrato l'assenza di una rotta comune durante il voto su una mozione relativa allo scenario mediorientale. A denunciare la situazione è Vanessa Camani, capogruppo del Partito Democratico, che sottolinea come i gruppi del centrodestra "balbettino e si spaccano in mille pezzi".

Nel dettaglio, durante il voto sul riconoscimento della Palestina, due consiglieri della Lega su nove e cinque su quindici della Lista Zaia hanno scelto di votare in modo difforme rispetto alle indicazioni dei rispettivi vertici di partito, mettendo in luce profonde divisioni interne.

"I contrari al riconoscimento della Palestina si sono fermati a venticinque, con tre astenuti e varie assenze strategiche", spiega Camani, che interpreta questo risultato come un segnale di sbandamento del centrodestra analogo a quello registrato a livello nazionale.

"Di fronte a questa grave confusione politica del fronte che rappresenta in questo momento il Paese a livello internazionale, non possiamo che esprimere la nostra più profonda preoccupazione", conclude la capogruppo dem. "Viene davvero da dire: in che mani siamo?".

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