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Emergenza frane
02.07.2025 - 14:28
Luana Zanella, Capogruppo di AVS
Rafforzare i sistemi di controllo e sorveglianza delle Dolomiti, già messe a dura prova dai cambiamenti climatici e minacciate da nuovi interventi infrastrutturali previsti per le Olimpiadi invernali di Milano-Cortina 2026: è la richiesta avanzata alla Camera dalla capogruppo di Alleanza Verdi e Sinistra, Luana Zanella, che con un’interrogazione parlamentare sollecita i ministri delle Infrastrutture e dell’Ambiente, Matteo Salvini e Gilberto Pichetto Fratin, accusati di non aver finora proferito “neanche una parola” sulla crisi franosa in atto.
Zanella chiede di garantire che i lavori per i Giochi Olimpici non aggravino un contesto geologico e morfologico già estremamente fragile, ricordando come il villaggio olimpico sorgerà a Fiames, area a rischio idrogeologico, mentre il contestato impianto di risalita Apollonio-Socrepes insiste su una frana profonda da anni in movimento.
La deputata sottolinea che nelle ultime settimane piogge particolarmente intense hanno reso il terreno ancora più instabile, provocando una serie di smottamenti e crolli. In particolare, nella notte del 30 giugno una colata di fango e detriti è scesa dalla Croda Marcora, obbligando alla chiusura della SS 51 Alemagna e isolando Cortina d’Ampezzo. Già il 28 giugno si era verificato un primo distacco di materiale, ripreso in un video condiviso sui social, mentre il 14 giugno si era registrato un crollo di grandi dimensioni sempre dalla cima Marcora, tra San Vito e Cortina. Nella notte tra il 15 e il 16 giugno un’enorme colata detritica staccatasi dal Monte Antelao aveva raggiunto l’abitato di Cancia, nel Comune di Borca di Cadore, bloccando nuovamente la SS 51.
Secondo i dati della Regione Veneto, sono state censite oltre 9.400 frane sul territorio, con quasi 6.000 solo in provincia di Belluno e circa 200 nuovi eventi all’anno. La valle del Boite conta da sola almeno dieci colate detritiche lungo una ventina di chilometri. La perdita del permafrost in quota, un tempo “legante naturale” delle pareti rocciose, contribuisce a incrementare i crolli e la produzione di detriti.
«Di fronte a questa situazione chiediamo interventi urgenti di messa in sicurezza e prevenzione», conclude Zanella nella sua interrogazione, auspicando un cambio di passo da parte del governo per proteggere un territorio di eccezionale valore ambientale, riconosciuto patrimonio naturale dell’umanità dall’UNESCO.
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