Cerca

Test Miles 33

Scopri tutti gli eventi

EVENTI

Emergenza caldo

Veneto, via libera all’ordinanza contro i rischi del caldo nei luoghi di lavoro

Spinta decisiva dei sindacati nonostante le resistenze delle imprese: prime norme regionali per tutelare i lavoratori esposti a temperature estreme, ma la CGIL avverte che serviranno interventi strutturali

Immagine di repertorio generata con IA

Immagine di repertorio generata con IA

Dopo mesi di pressing unitario da parte di Cgil, Cisl e Uil, la Regione Veneto ha finalmente approvato un’ordinanza per proteggere i lavoratori più esposti ai rischi derivanti dalle temperature estreme. Una misura considerata storica dai sindacati, che parlano della prima volta in cui il tema viene affrontato in modo normativo a livello regionale, nonostante – come sottolinea la Cgil – le forti resistenze delle associazioni datoriali.

Silvana Fanelli, della segreteria regionale della Cgil con delega su salute e sicurezza, spiega che “grazie al lavoro unitario dei sindacati” è stato possibile superare gli ostacoli e ottenere un provvedimento che stabilisce regole chiare in caso di ondate di calore. Durante i giorni di super-caldo, infatti, il rischio di infortuni sul lavoro può crescere fino al 17%, e la realtà di incidenti gravi e ripetuti sul territorio dimostra la necessità di protezioni adeguate, soprattutto nei settori più vulnerabili come edilizia, cave, agricoltura e florovivaismo.

L’ordinanza regionale richiama le linee di indirizzo della Conferenza Stato-Regioni e permette di estendere la contrattazione in materia di prevenzione anche ad altri ambiti outdoor e indoor, come i luoghi chiusi senza climatizzazione. Inoltre, fa riferimento all’articolo 650 del codice penale, introducendo sanzioni per le aziende che non rispetteranno i divieti imposti.

Secondo la Cgil, però, questo è solo un primo passo. Fanelli avverte che la questione dello stress termico va affrontata in modo strutturale e non emergenziale, annunciando che il sindacato continuerà a sollecitare la Regione per ottenere tutele più ampie e durature a favore di lavoratrici e lavoratori.

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Edizione