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Verona punta sui big data per rivoluzionare il turismo

arte la sperimentazione di “Smart Verona”

Verona punta sui big data per rivoluzionare il turismo

Verona

Rendere più piacevole, sostenibile e intelligente la visita in città grazie all’analisi dei dati. È questo l’obiettivo del progetto sperimentale “Smart Verona – Città Patrimonio Mondiale UNESCO”, promosso dal Comune in collaborazione con il Dipartimento di Management dell’Università di Verona e l’azienda Maxfone S.r.l..

Il cuore dell’iniziativa è una piattaforma digitale basata su big data integrati, progettata per raccogliere informazioni aggregate e anonime sui flussi turistici e sull’esperienza dei visitatori nei luoghi simbolo della città scaligera.

Come funziona il progetto

La piattaforma elabora dati anonimi provenienti da social media, recensioni online, web analytics e sensori di mobilità urbana, per monitorare in tempo reale il comportamento dei visitatori. L’obiettivo è decongestionare le aree più affollate, prolungare la permanenza media dei turisti e migliorare la qualità dell’esperienza culturale.

Questa fase pilota si concentra su otto punti di interesse storico del centro: dalla Casa di Giulietta all’Arena, da Ponte Pietra a Castelvecchio, fino al Duomo e alla Tomba di Giulietta.

Dati protetti e rispetto della privacy

Tutti i dati raccolti sono completamente anonimizzati e trattati secondo le direttive europee sulla protezione dei dati personali, come specificato da Ettore Napione, responsabile dell’ufficio comunale per la valorizzazione del sito UNESCO.

Finanziato dal Ministero del Turismo, “Smart Verona” rappresenta un primo passo verso un modello urbano orientato ai dati, in cui la conoscenza analitica del comportamento dei turisti diventa leva per uno sviluppo più sostenibile e consapevole del patrimonio culturale.

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