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Finanze regionali
08.07.2025 - 14:22
Il presidente Zaia con la Corte dei Conti
La Corte dei conti ha approvato la parifica del rendiconto generale della Regione del Veneto per l’esercizio finanziario 2024, certificandone la solidità e la sostenibilità. Il giudizio, espresso questa mattina a Palazzo dei Camerlenghi durante la seduta presieduta dal dott. Francesco Uccello, presidente della Sezione regionale di controllo, attesta la virtuosità della gestione economica e patrimoniale dell’amministrazione veneta.
A margine dell’udienza, il presidente della Regione, Luca Zaia, ha commentato con soddisfazione il via libera della magistratura contabile: «La Regione è promossa a pieni voti per conti in ordine, investimenti alti e tasse tra le più basse d’Italia. Dal 2010 non applichiamo aumenti sull’addizionale regionale Irpef: una scelta che vale circa 900 milioni l’anno lasciati ai cittadini, garantendo al contempo servizi di altissima qualità, a partire dalla sanità, dove siamo primi in Italia per il rispetto dei livelli essenziali di assistenza».
La parifica della Corte fotografa un avanzo di amministrazione superiore a 2,1 miliardi di euro, un fondo di cassa in crescita, pagamenti effettuati in media 18 giorni prima delle scadenze e una spesa mirata ed efficiente. Tra i dati più rilevanti emersi nel contraddittorio figurano il debito in calo costante dal 2014, la spesa di funzionamento più bassa tra le Regioni a statuto ordinario e un sistema sanitario in equilibrio da 13 anni consecutivi. Particolarmente significativa la rapidità dei pagamenti, seconda in Italia solo alla Lombardia, unita a un’elevata capacità di riscossione (75%) e a un uso attento dei fondi europei, con oltre 1,3 miliardi già impegnati per il PNRR.
Il procuratore regionale Paolo Crea ha evidenziato come il Veneto si confermi tra le regioni più virtuose a livello nazionale grazie a una gestione corretta e sostenibile, capace di coniugare attenzione a lavoro, salute e sostegno alle famiglie. Zaia ha sottolineato il valore della collaborazione con la Corte dei conti, che consente un monitoraggio costante delle spese: «Dalle Olimpiadi alla Pedemontana, dalla sanità al sociale, i numeri non mentono. Il Veneto non chiede privilegi né assistenzialismo: governa con le proprie risorse, con autonomia e responsabilità. E il giudizio di oggi è un altro punto a favore di chi da 14 anni tiene i conti in ordine».
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