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Conferma al vertice
08.07.2025 - 18:00
Il team di Ance Veneto
Alessandro Gerotto è stato confermato oggi presidente di Ance Veneto, l’associazione regionale dei costruttori edili, per il mandato 2025-2027. La nomina è avvenuta al termine della riunione del Consiglio dei presidenti delle sezioni territoriali, che ha espresso piena fiducia nel suo operato.
Gerotto ha ringraziato i colleghi per il sostegno e ha ricordato come l’attività dei costruttori veneti sia costantemente orientata a tutelare le imprese del comparto, decisive nel rilanciare l’economia dopo la pandemia e nel reggere l’urto delle tensioni internazionali e delle guerre in corso.
Con lui alla guida dell’associazione ci saranno Ottaviano De Biasi, eletto vicepresidente, e Alex Saggia, nominato tesoriere. L’assemblea dei soci è composta dai presidenti territoriali: Monica Grosselle (Padova), Giovanni Salmistrari (Venezia), Ottaviano De Biasi (Rovigo-Treviso), Carlo Trestini (Verona), Paolo De Cian (Belluno) e Claudio Pozza (Vicenza).
«La mia conferma – ha dichiarato Gerotto – è la conferma dell’impegno dell’intera Ance Veneto nel sostenere le imprese e il settore di fronte alle sfide di un mondo in trasformazione. Parliamo di transizione ambientale, digitalizzazione, intelligenza artificiale nei cantieri, legalità, rigenerazione urbana e infrastrutturazione regionale. Possiamo contare su un prezzario tra i più aggiornati d’Italia e su solide relazioni istituzionali. Il nostro è un settore che esprime alta professionalità e spirito di sacrificio e che deve affrontare il futuro con visione e responsabilità collettiva.»
Il presidente ha poi richiamato il ruolo di Ance nei tavoli di confronto con la politica: «Continueremo a chiedere ai decisori di condividere il nostro impegno contro incertezze e scelte improvvisate. Rafforzeremo la collaborazione con sindacati, altre associazioni datoriali e ordini professionali, in particolare ingegneri e architetti, con cui condividiamo percorsi di formazione e proposte.»
Gerotto ha ricordato anche le iniziative recenti dell’associazione per la rigenerazione urbana, i fondi per le strade provinciali e la lotta al caro materiali, aggravato da guerre e speculazioni. Ha poi sottolineato la necessità di un confronto strutturato con la Regione sul tema dell’ordinanza-caldo: «Serve uscire dall’ottica emergenziale e arrivare a regole più efficaci e dettagliate. Le imprese hanno sempre adottato precauzioni, ma se si vogliono normare tutti gli aspetti bisogna farlo bene.»
Infine, un richiamo alla questione demografica e alla carenza di manodopera, indicata come «problema di vita o di morte» per il settore: «In alcune province i lavoratori stranieri hanno già superato gli italiani. C’è molto lavoro da fare e siamo pronti, ma non possiamo affrontare da soli tutte le sfide sul tavolo. Ance vuole continuare a dare un contributo determinante per la crescita stabile e la prosperità del nostro territorio e del Paese.»
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