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Fauna selvatica

Cinghiali sui Colli Euganei, Centenaro chiede incentivi adeguati per i selecontrollori

Il consigliere regionale della Lega – Liga Veneta sottolinea i costi gravosi per i volontari e sollecita una revisione delle regole

Il consigliere regionale padovano Giulio Centenaro

Il consigliere regionale padovano Giulio Centenaro

Garantire ai selecontrollori incentivi adeguati per affrontare al meglio il contenimento dei cinghiali nei Colli Euganei: è la proposta avanzata dal consigliere regionale padovano Giulio Centenaro (Lega – Liga Veneta), promotore dell’incontro svoltosi questa mattina a Palazzo Ferro Fini con l’assessore regionale alla Caccia e alla Pesca Cristiano Corazzari e i rappresentanti dell’associazione “Controllori fauna e flora Colli Euganei”, Luca Borghetto e Nicola Candian.

«I selecontrollori svolgono un ruolo fondamentale nel mantenimento dell’equilibrio faunistico locale – ha spiegato Centenaro – ma spesso operano in condizioni difficili, come volontari, pur mettendo a disposizione competenze ed esperienza notevoli». Secondo il consigliere, i costi a carico dei volontari rischiano di diventare proibitivi: circa 150 euro solo per la documentazione richiesta e tra i 350 e i 400 euro per il vestiario tecnico.

Centenaro ha inoltre evidenziato la necessità di aggiornare le regole attuali che consentono ai selecontrollori di trattenere solo il 50% degli esemplari abbattuti. «Serve un dialogo concreto con tutti i soggetti coinvolti per rivedere il regolamento generale – ha aggiunto – e venire incontro a chi si assume questa responsabilità indispensabile. Significa limitare una specie invasiva che danneggia gravemente il territorio e le coltivazioni, ma anche valorizzare la filiera corta della carne di cinghiale».

Il tema, ha ricordato infine Centenaro, è stato discusso anche con Riccardo Masin, presidente provinciale di Federcaccia Padova, ex presidente del Parco regionale dei Colli Euganei e attuale sindaco di Galzignano Terme. «Su questo punto – ha concluso – c’è piena sintonia di vedute e la volontà comune di trovare soluzioni concrete».

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