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Violenza di genere

Femminicidio, approvati emendamenti della Lega: più tutele anche per i familiari delle vittime

Stefani: “Vogliamo una rete di protezione estesa, anche i congiunti vanno difesi dal rischio di ritorsioni”

Femminicidio, approvati emendamenti della Lega: più tutele anche per i familiari delle vittime

Erika Stefani, capogruppo della Lega in Commissione Giustizia del Senato

Il disegno di legge contro il femminicidio si arricchisce di nuove misure a tutela non solo delle vittime, ma anche dei loro familiari. Con l’approvazione di un pacchetto di emendamenti proposti dalla Lega, si rafforza il Codice Rosso, estendendo le garanzie anche ai congiunti delle persone offese.

A illustrarne i contenuti è la senatrice Erika Stefani, capogruppo della Lega in Commissione Giustizia del Senato:

“Abbiamo ottenuto il via libera a interventi fondamentali per la sicurezza delle famiglie delle vittime. Se vengono disposte misure alternative alla detenzione, come ad esempio i domiciliari, il giudice dovrà informare non solo la vittima ma anche i suoi familiari. Lo stesso principio varrà per eventuali revoche o alleggerimenti dei divieti di avvicinamento”.

Tra le novità, anche una modifica che impone al Tribunale di Sorveglianza di valutare con attenzione l’eventuale concessione di permessi al soggetto condannato o indagato: questi non potranno avvenire nelle vicinanze dei congiunti della vittima, per evitare ogni possibile rischio.

“La nostra intenzione – ha dichiarato Stefani – è quella di costruire una rete di sicurezza più ampia, che protegga non solo chi ha subito direttamente violenza, ma anche i suoi cari, spesso esposti a ritorsioni o minacce da parte dell’aggressore”.

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