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Discobus Veneto
10.07.2025 - 06:00
Immagine di repertorio
Torna in servizio il Discobus, il progetto di mobilità notturna gratuita pensato per garantire il rientro sicuro dei giovani che frequentano le discoteche di Jesolo. A partire da sabato 12 luglio, chi sceglierà di trascorrere una serata nei locali della costa potrà tornare a casa senza rischi, grazie a una rete di navette promossa da Confcommercio San Donà-Jesolo e Silb-Fipe, in collaborazione con Atvo e con il sostegno convinto dei Comuni di Jesolo, San Donà di Piave, Musile di Piave, Eraclea e con il supporto logistico di Atvo.
Un’azione concreta per prevenire incidenti stradali, che risponde a un’esigenza chiara: quella di offrire un’alternativa all’auto privata dopo le notti di festa, alleggerendo anche l’ansia notturna di tanti genitori.
«Per noi la sicurezza viene prima di tutto, anche quando si parla di divertimento – sottolinea Angelo Faloppa, presidente di Confcommercio San Donà-Jesolo –. Il Discobus evita che i ragazzi si mettano alla guida in situazioni rischiose o che debbano percorrere lunghi tratti a piedi in zone poco illuminate. È anche un passo in avanti sul fronte ambientale, incentivando il trasporto pubblico».
Il servizio sarà attivo ogni sabato notte (nella fascia notturna di domenica) con partenze alle ore 2 e alle ore 4 del mattino da alcune delle discoteche più frequentate: Capannina, Maxim, Vanilla, Muretto, Marina, Kings, e dalla stazione dei bus di Jesolo.
Il percorso prevede fermate a:
Jesolo Paese (Piazza della Repubblica)
Eraclea (Via Roma)
San Donà di Piave (Piazza IV Novembre)
Musile di Piave (di fronte al Municipio)
Il servizio è completamente gratuito e accessibile a tutti, non solo ai residenti.
«Il nostro obiettivo – aggiunge Franco Polato, presidente provinciale di Silb – è sempre stato promuovere un divertimento sano e consapevole. Il Discobus si inserisce perfettamente in questa missione, insieme a tante altre azioni di sensibilizzazione, come gli incontri con le forze dell’ordine e il supporto ai programmi del SerD dell’Ulss 4».
L’iniziativa è stata accolta con entusiasmo dai Comuni coinvolti, che l’hanno voluta e sostenuta fin dal principio. Per Luca Zanotto, assessore al commercio del Comune di Jesolo, il Discobus rappresenta «un tassello fondamentale della nostra strategia estiva per la sicurezza. Offrire ai giovani un'alternativa concreta all’auto dopo una serata di divertimento è un atto di responsabilità collettiva».
A San Donà di Piave, il progetto è stato rilanciato con forza grazie all’impegno del consigliere Giulio Bonet e dell’assessore Lucia Camata. Il sindaco Alberto Teso lo definisce «una risposta concreta all’ansia di tante famiglie. Se anche un solo incidente sarà evitato, avremo fatto la differenza».
Sulla stessa lunghezza d’onda anche il Comune di Musile di Piave. Per la sindaca Silvia Susanna, il Discobus «non è un incentivo al consumo, ma una misura di tutela. Rientra pienamente nel lavoro del tavolo sicurezza stradale della Città Metropolitana e rappresenta un messaggio chiaro: il divertimento deve essere consapevole».
A Eraclea, la sindaca Nadia Zanchin ricorda come «i troppi incidenti tragici degli ultimi anni ci impongano di agire. Il diritto al divertimento deve andare di pari passo con la protezione. Il Discobus è una scelta di responsabilità civile».
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