Cerca

Test Miles 33

Scopri tutti gli eventi

EVENTI

Fondi istruzione

Veneto, approvato il nuovo Piano regionale per il Diritto allo Studio Universitario

Più borse di studio, servizi calmierati e inclusione: la Giunta regionale vara un intervento strutturato da oltre 13 milioni di euro

Il Bo, sede storica dell'Università degli Studi di Padova

Il Bo, sede storica dell'Università degli Studi di Padova

La Giunta regionale del Veneto ha approvato il Piano regionale annuale degli interventi di attuazione del Diritto allo Studio Universitario per l’anno accademico 2025/2026. Su proposta dell’assessore al Lavoro, Formazione e Istruzione Valeria Mantovan, il Piano stabilisce la gestione delle borse di studio, la riscossione della relativa tassa universitaria e le modalità di affidamento alle università venete.

«Con il nuovo Piano garantiamo più equità, più inclusività e più opportunità per i nostri studenti – dichiara l’assessore Mantovan –. In un contesto che richiede crescente accessibilità al sistema universitario, offriamo una risposta solida e aggiornata ai bisogni di studenti e famiglie, investendo sul futuro del Veneto».

Il Piano recepisce le novità introdotte dal Decreto ministeriale n. 1320/2021 in linea con gli obiettivi del PNRR, ed è stato elaborato in collaborazione con le università del Veneto e gli ESU, le aziende regionali per il diritto allo studio.

Tra i principali interventi previsti figurano l’aggiornamento delle borse di studio fino a 7.072 euro per gli studenti fuori sede, con maggiorazioni del 15% per chi ha minori possibilità economiche e del 20% per le studentesse iscritte a corsi STEM o chi frequenta più corsi. Vengono confermate agevolazioni specifiche per studenti con disabilità, mentre tariffe per alloggi e ristorazione restano invariate.

Il Piano punta a rafforzare l’equità di accesso con soglie ISEE e ISPE aggiornate, servizi gratuiti di calcolo ISEE in convenzione con i CAF, estensione dei benefici anche agli studenti iscritti a più corsi o a percorsi in teledidattica, e nuove norme per i corsi ad accesso libero in medicina introdotti con il D.Lgs. n. 71/2025.

Previsto inoltre un potenziamento del sostegno alla mobilità internazionale e interventi di recupero di edifici storici per aumentare l’offerta abitativa. Saranno rafforzati i controlli sull’uso corretto dei benefici, in collaborazione con ESU e CAF.

La Regione conferma la propria compartecipazione finanziaria al 40% del Fondo Integrativo Statale (FIS), pari ad almeno 13 milioni di euro.

«Investire nel diritto allo studio – conclude l’assessore Mantovan – significa sostenere chi ha merito e bisogno, costruendo una società più giusta, preparata e competitiva. Il nostro impegno è costante per garantire a ogni giovane veneto gli strumenti per crescere e contribuire alla comunità».

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Edizione