Scopri tutti gli eventi
Elezioni regionali
09.07.2025 - 16:28
Tosi attacca Zaia alla vigilia delle elezioni regionali
Forza Italia punta il dito contro Luca Zaia, individuando due grandi problemi che, secondo il partito, il presidente uscente lascia in eredità alla Regione Veneto: le lunghe liste d’attesa in sanità e il pesante impatto economico della Pedemontana.
«La Corte dei Conti purtroppo certifica ciò che era già noto: la sanità, con le liste d’attesa fuori controllo, e la Pedemontana, che crea voragini nel bilancio regionale», dichiara l’europarlamentare e coordinatore veneto di Forza Italia Flavio Tosi, candidato del partito alla presidenza della Regione.
Tosi si sofferma in particolare sul project financing della superstrada, evidenziando come la modifica delle linee guida abbia spostato tutti i rischi d’impresa sulla Regione fino al 2059. «Il risultato è un salasso senza fine: nel 2024 la Pedemontana ha generato 49 milioni di disavanzo. È un’opera fondamentale, ma il contratto firmato con il privato è stato profondamente svantaggioso per le casse pubbliche».
Sul fronte sanitario, Tosi riconosce l’eccellenza degli interventi acuti e complessi, ma denuncia una copertura insufficiente per visite ed esami con priorità a 30 e 90 giorni: «Nel 2024 la Regione è riuscita a erogare l’89% delle prestazioni entro quei tempi, ma l’11% rimasto fuori corrisponde ad almeno 120.000 prestazioni non garantite. Un’enormità. In oculistica, dermatologia, diagnostica e cardiologia si attendono mesi, per interventi programmati come cataratta o protesi anche oltre un anno».
Secondo Tosi, le risorse per affrontare il problema ci sarebbero: «C’è stato un avanzo di cassa di quasi 450 milioni di euro nel bilancio sanitario 2024, ma solo una minima parte è stata destinata a ridurre le liste d’attesa. È questione di volontà politica: i fondi andrebbero investiti nell’acquisto di prestazioni diagnostiche dal pubblico e dal privato convenzionato».
Infine, l’eurodeputato denuncia il peso della spesa privata in Veneto: «Nel 2024 i cittadini hanno pagato di tasca propria quasi quattro miliardi di euro per prestazioni sanitarie completamente private. Chi non ottiene risposte dal pubblico o dal convenzionato, o paga tutto di tasca sua o rinuncia a curarsi. Per questo noi avremmo evitato ogni manifestazione di giubilo a Palazzo Balbi: c’è davvero molto da fare».
Edizione
I più letti
GIVE EMOTIONS SRL | C.F. e P.IVA 04385760287 REA PD-385156 | Reg. Tribunale di Padova n. 2516