Dopo un 2024 segnato da un buon rimbalzo del mercato immobiliare, con un +3,4% nei prezzi e il record di 3.860 compravendite, Venezia avvia il 2025 all’insegna della stabilità. È quanto evidenzia il secondo Osservatorio 2025 sul Mercato Immobiliare di Nomisma, che fotografa una città in equilibrio tra domanda e offerta, ma con segnali contrastanti tra residenziale, locazioni e settore terziario.
Residenziale: prezzi fermi, sconti in linea e vendite costanti
Nel comparto residenziale, sia le abitazioni nuove che quelle usate hanno visto una variazione quasi nulla nei prezzi (+0,2% nel semestre). Anche gli sconti medi in trattativa restano stabili intorno all’11%, ma con differenze significative: solo il 9% nei quartieri centrali e di pregio, contro il 12,7% nelle periferie.
Il tempo medio di vendita si attesta su 5,1 mesi, un valore pressoché invariato rispetto al semestre precedente, segno di un mercato che non accelera ma non rallenta.
Affitti in lieve salita, soprattutto in periferia
Nel segmento locativo, il primo semestre dell’anno ha visto una domanda ancora sostenuta, anche se leggermente più contenuta rispetto al 2024. I canoni di affitto sono cresciuti del 2,1% (su base semestrale), grazie soprattutto alla spinta delle zone meno centrali. I tempi di locazione restano stabili, con una media di circa 2 mesi e mezzo. I rendimenti lordi annui per chi investe in affitto si mantengono intorno al 4,5%.
Uffici e negozi: luci e ombre sul fronte commerciale
Meno dinamico il comparto uffici. Sebbene i tempi medi di vendita siano scesi a 7,8 mesi e gli sconti in trattativa si siano ridotti al 10,5%, i valori di mercato sono in calo dello 0,8%. L’interesse per l’acquisto resta stabile, ma senza particolari slanci. Al contrario, i canoni di affitto per gli uffici in centro città mostrano un segnale positivo con un +2,3% nel semestre, a fronte di un modesto aumento generale dello 0,3%.
Per i negozi, il quadro è più variegato: nel 2024 le compravendite sono salite del 23,1%, ma i prezzi di vendita sono calati dello 0,6%, interrompendo il trend di crescita post-pandemia. Gli affitti commerciali restano su un +0,9% annuo, segno di una certa vitalità nonostante le incertezze.
Prospettive per il secondo semestre 2025: cautela e fiducia
Le previsioni per la seconda metà dell’anno sono improntate alla prudenza, almeno per il comparto della compravendita residenziale. L’interesse resta, ma si percepisce una fase di attesa, condizionata da fattori macroeconomici e dall’andamento dei tassi.
Più ottimistiche, invece, le attese sul mercato delle locazioni, che continua a offrire rendimenti stabili e buona domanda, soprattutto da parte di famiglie, studenti e lavoratori temporanei.