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Teatro e riconoscimenti
12.07.2025 - 10:00
Renato Carpentieri
In occasione dei 150 anni dalla nascita di Renato Simoni, la città di Verona rende omaggio alla figura del celebre critico, autore e promotore culturale, attraverso uno degli appuntamenti più significativi del calendario estivo: il Premio Simoni per la fedeltà al teatro di prosa, giunto quest’anno alla sua 67ª edizione.
Il riconoscimento sarà assegnato a Renato Carpentieri, figura cardine della scena teatrale e cinematografica italiana, attore, autore, regista, pedagogo e scenografo. La cerimonia si terrà giovedì 18 luglio alle ore 21.00 al Teatro Romano di Verona, nell’ambito dell’Estate Teatrale Veronese, subito dopo la seconda rappresentazione del Riccardo III di Shakespeare.
A precedere l’evento, due serate speciali dedicate a Renato Simoni il 15 e 16 luglio al Bastione delle Maddalene (Parco della Provianda), con lo spettacolo Soirée Renato Simoni di e con Luca Scarlini, produzione del Teatro Stabile del Veneto - Teatro Nazionale.
Il Premio Renato Simoni, istituito nel 1958 dai Comuni di Verona e Milano, ha celebrato negli anni i protagonisti più illustri del teatro italiano, da Eduardo De Filippo a Dario Fo, da Vittorio Gassman a Toni Servillo. Lo scorso anno il riconoscimento era stato conferito a Franco Branciaroli.
La giuria, presieduta dal Sindaco di Verona Damiano Tommasi e composta da Claudia Cannella, Roberto Canziani, Masolino D’Amico, Rodolfo Di Giammarco e Katia Ippaso, ha motivato così la scelta di Carpentieri:
“Il Premio Simoni trova in lui un genio espressivo modellato col tempo a colpi d’ascia, sovvertitore d’ogni chiasso borghese [...]. Renato Carpentieri è anche, stupendamente, qualcosa di imprendibile, di inclassificabile, di privo di vincoli: gli faremmo torto se – oltre che tributare riconoscenza a lui rarefatto filosofo valorizzato da registi sensibili – una quota di questo Premio non fosse riservata al suo manifestare con grazia una certa longevità, un qualche civismo senile, un filo di sapienza antica.”
Nato a Savignano Irpino nel 1943, Renato Carpentieri si forma negli ambienti dell’avanguardia napoletana degli anni Sessanta e fonda nel 1975 il Teatro dei Mutamenti, avviando una lunga carriera segnata da una continua ricerca artistica. Negli anni ha collaborato con registi come Gabriele Salvatores, Dario Fo, Mario Martone e Carlo Cecchi, contribuendo a rinnovare il linguaggio teatrale in Italia.
Accanto all’attività teatrale si è distinta anche quella cinematografica, con ruoli intensi e profondi sotto la guida di Gianni Amelio, i fratelli Taviani, Daniele Luchetti e altri. Ha ottenuto importanti riconoscimenti, tra cui il David di Donatello, il Nastro d’Argento e il Globo d’Oro come miglior attore protagonista per il film La tenerezza (2017).
Sul palco continua ancora oggi a incantare il pubblico, come nella recente trasposizione teatrale di Sarabanda di Ingmar Bergman per la regia di Roberto Andò, dove ha interpretato Johan, personaggio taciturno e introspettivo, “suggellando – secondo la giuria – la sua identificazione più profonda e umana”.
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