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14.07.2025 - 12:48
Foto di repertorio
Prende il via in Veneto un’importante iniziativa dedicata alla formazione degli assistenti familiari, figure sempre più centrali in una società che invecchia rapidamente. Promossi da ENAIP Veneto e finanziati dalla Regione del Veneto con risorse del Fondo Sociale Europeo Plus (FSE+), i nuovi corsi gratuiti mirano a qualificare chi già opera o desidera entrare nel settore dell’assistenza domiciliare.
Oltre a un percorso formativo di 72 ore complessive – 60 in modalità e-learning e 12 di incontri individuali e di gruppo – il programma prevede un incentivo economico: 300 euro di rimborso spese per coloro che completano la formazione. Un ulteriore vantaggio per i partecipanti sarà la possibilità di iscriversi al Registro Regionale degli Assistenti Familiari, strumento chiave per facilitare l’incontro tra domanda e offerta nel settore e valorizzare il lavoro svolto all’interno delle mura domestiche.
«In una regione come il Veneto, dove oltre il 24% della popolazione ha più di 65 anni, qualificare il lavoro di cura non è più una scelta, ma una necessità», sottolinea Andrea Zini, presidente di Fidaldo (Federazione Italiana dei Datori di Lavoro Domestico). «Questo corso è una risposta concreta sia per chi è in cerca di occupazione, sia per le migliaia di famiglie che ogni giorno si affidano, spesso con difficoltà, a una figura assistenziale. La formazione è la chiave per garantire sicurezza, dignità e qualità».
Secondo i dati INPS 2024, in Veneto operano oltre 35.600 badanti regolarmente assunte, ma resta ancora alta la percentuale di lavoro sommerso, privo di tutele e preparazione. Da qui l’importanza di percorsi formativi accessibili e riconosciuti.
La Legge Regionale n. 38 del 2017 aveva già fissato obiettivi chiari: qualificare e regolarizzare il lavoro domestico, promuovere sportelli di supporto alle famiglie e incentivare l’uso del Registro Regionale. I corsi avviati da ENAIP e Regione del Veneto si muovono esattamente in questa direzione, rafforzando il sistema di assistenza domiciliare anche con strumenti digitali e di orientamento.
«Auspichiamo che iniziative come questa si diffondano sempre di più – conclude Zini – e che si rafforzino le sinergie con gli attori del settore. È tempo di riconoscere il valore sociale degli assistenti familiari e di accompagnare con strumenti adeguati la loro crescita professionale».
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