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Quattro nuovi posti letto per Malattie Infettive all’ospedale di Santorso

Il reparto si amplia con stanze ad alto isolamento per ricoveri più appropriati: trattamenti sul territorio per pazienti che prima dovevano essere inviati a Vicenza

L'assessore Lanzarin al taglio del nastro

L'assessore Lanzarin al taglio del nastro

Sono stati inaugurati oggi all’ospedale di Santorso, alla presenza dell’Assessore regionale alla Sanità Manuela Lanzarin, quattro nuovi posti letto dedicati alle Malattie Infettive. Il potenziamento dell’Unità Operativa Complessa consentirà di affiancare alle attività ambulatoriali e di consulenza intraospedaliera la possibilità di ricoverare pazienti in ambienti ad alto isolamento, garantendo così un’assistenza più sicura e specializzata sul territorio dell’ULSS 7 Pedemontana.

Le nuove stanze, situate al secondo piano dell’ospedale, comprendono due camere singole ad alto isolamento e una doppia, rispondendo alle previsioni delle schede ospedaliere regionali. «Si tratta di un ulteriore passo avanti per la nostra Unità di Malattie Infettive – ha spiegato il Direttore Generale Carlo Bramezza – che ci permetterà di gestire in modo più appropriato pazienti che in passato erano accolti in altri reparti o inviati all’ospedale hub di Vicenza».

Secondo la dottoressa Maria Teresa Giordani, direttrice dell’U.O.C. Malattie Infettive, i nuovi spazi permetteranno di trattare in sicurezza casi di tubercolosi aperta, meningiti, epatiti acute, malaria grave e infezioni ad alto rischio di contagio, oltre ai pazienti con HIV o AIDS conclamato. «Saremo in grado di garantire cure specialistiche anche per infezioni gravi di tipo ortopedico, endocarditi o polmoniti complesse causate da germi multiresistenti – ha aggiunto – e potremo accogliere pazienti immunodepressi, come oncologici o trapiantati, proteggendoli dal rischio di infezioni esterne».

L’Unità di Malattie Infettive dell’ULSS 7 Pedemontana, istituita formalmente nel 2021 dopo l’esperienza COVID-19, segue una popolazione di oltre 360 mila abitanti sui tre ospedali di Santorso, Bassano e Asiago. Negli ultimi anni ha sviluppato trattamenti innovativi come gli anticorpi monoclonali e antivirali, ha potenziato il personale medico e ampliato le attività, tra cui oltre 4.000 prestazioni ambulatoriali e circa 2.000 consulenze infettivologiche l’anno, senza liste di attesa.

Tra i pazienti seguiti figurano circa 380 con HIV, una trentina all’anno in terapia per epatite C, oltre 200 con epatite B cronica, pazienti con tubercolosi polmonare ed extrapolmonare, infezioni rare come echinococcosi cistica, encefaliti da zecche, arbovirosi e patologie tropicali come malaria o schistosomiasi. L’Unità collabora costantemente con il centro hub di Vicenza, la clinica universitaria di Verona e la virologia di Padova, ed è impegnata nel monitoraggio delle terapie antibiotiche in linea con il Piano Nazionale di Contrasto all’Antimicrobico-Resistenza.

Il potenziamento odierno si inserisce dunque in un percorso di crescita che mira a offrire sul territorio un’assistenza specialistica di alto livello, riducendo la necessità di trasferimenti e garantendo percorsi di cura più appropriati e sicuri per i pazienti.

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