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Sanità e welfare
15.07.2025 - 16:12
Tina Cupani, Fnp Cisl
Con le elezioni regionali del Veneto che si terranno entro la fine di novembre, la Federazione Nazionale Pensionati (Fnp) della Cisl lancia un appello alla Giunta e al Consiglio: non fermatevi ora, non usate la campagna elettorale e la pausa estiva come alibi per rinviare interventi urgenti in ambito sociosanitario. Tre sono le priorità indicate dal sindacato: introdurre una nuova esenzione regionale dal ticket sanitario per i redditi familiari fino a 40mila euro, approvare finalmente una legge regionale sui caregiver familiari e garantire che le impegnative di residenzialità coprano il 100% dei posti accreditati nei Centri Servizi Anziani.
«Non sono solo priorità per i pensionati che rappresentiamo», spiega Tina Cupani, segretaria generale Fnp Veneto, «sono obiettivi concreti e realizzabili, basta la volontà politica. Se non si affrontano prima della scadenza del mandato, si dovrà ricominciare da zero nella prossima legislatura. E a chi potremo imputare poi i ritardi, a scapito della salute di migliaia di cittadini fragili e dei loro familiari che li assistono?».
Ticket sanitario: soglia ferma al 1998
Tra le criticità più urgenti, la perdita dell’esenzione dal ticket per reddito familiare, acuita dall’entrata in vigore del nuovo nomenclatore regionale a metà giugno. Molti pensionati hanno visto aumentare il costo di visite specialistiche e indagini radiologiche di 6-7 euro, con il rischio di rinunciare alle cure. «Il tetto reddituale per l’esenzione – 36.151,98 euro lordi – è fermo al 1998. La rivalutazione delle pensioni spinge sempre più famiglie oltre quel limite, pur restando in condizioni modeste», denuncia la Fnp. La proposta è semplice: seguire l’esempio di Lombardia e Provincia di Bolzano, introducendo a livello regionale un’esenzione aggiuntiva fino a 40mila euro.
Caregiver familiari: «Gli invisibili del welfare»
La Fnp sollecita inoltre l’approvazione della legge regionale sui caregiver familiari, definendoli «gli invisibili del welfare». Il sindacato ricorda i dati delle proprie ricerche: l’82% dei caregiver si sente abbandonato dalle istituzioni, per il 57% è peggiorata la salute mentale, per il 45% quella fisica. Esistono già 13 regioni italiane dotate di una normativa sul tema. In Veneto due proposte di legge, una del PD e una della Lega, sono depositate in Consiglio: la V Commissione ha l’occasione di arrivare a un testo condiviso che riconosca diritti, doveri e sostegni economici più trasparenti per chi assiste un familiare non autosufficiente o disabile. Secondo i dati Fnp, parliamo di oltre 295mila famiglie venete solo per quanto riguarda gli anziani.
Impegnative di residenzialità: verso la copertura totale
Infine, la questione delle impegnative di residenzialità nei Centri Servizi Anziani. Su oltre 36mila posti letto disponibili in Veneto, solo l’85,9% è oggi coperto dall’impegnativa, lasciando più di un ospite su dieci a pagare interamente la retta, già cresciuta negli ultimi anni. Secondo uno studio congiunto di Fnp, Spi e Uilp, le rette medie sono arrivate a 1.919 euro mensili per chi ha l’impegnativa e 2.730 euro per chi non ce l’ha. «L’accreditamento deve andare di pari passo con la copertura integrale delle impegnative», afferma la Fnp, chiedendo inoltre di introdurre un calcolo della quota a carico dell’ospite basato sulla reale situazione economica e patrimoniale.
La Fnp Veneto conclude chiedendo risposte rapide e concrete: «Non possiamo permettere che a novembre si arrivi a votare lasciando indietro le fragilità più gravi della nostra comunità».
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