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Formazione anti-emergenze
15.07.2025 - 16:46
Foto dell'esercitazione
Il cambiamento climatico impone nuove sfide anche al mondo del soccorso. Le piene improvvise e l’innalzamento repentino del livello di fiumi e torrenti sono ormai una realtà sempre più frequente, che mette in pericolo vite umane. Per questo motivo, il SUEM 118 di Verona ha dato il via a un'importante esercitazione operativa sul fiume Adige, finalizzata a perfezionare le tecniche di salvataggio in acqua.
L’addestramento, in programma per oggi e domani, coinvolge tutte le componenti del servizio di elisoccorso: i piloti e i tecnici di volo dell’Aeronautica di Avincis, i tecnici del Corpo Nazionale del Soccorso Alpino e Speleologico (CNSAS) e il personale sanitario – medico e infermiere – della Centrale operativa SUEM 118.
L’esercitazione prevede l’impiego del verricello per calare il tecnico del CNSAS fino al punto in cui si trova la persona in difficoltà. Una volta raggiunta, viene imbragata con un'apposita attrezzatura e trasportata in sicurezza fino alla riva, dove viene presa in carico dai sanitari.
“Essere pronti al recupero anche in ambiente fluviale – ha dichiarato Adriano Valerio, direttore del SUEM 118 – è un ulteriore tassello del nostro impegno per garantire un soccorso tempestivo ed efficace in ogni contesto. Ringrazio il personale di Avincis, il CNSAS e il comando provinciale dei Vigili del Fuoco di Verona, che ha assicurato la sicurezza durante l’esercitazione e con cui collaboriamo da anni con grande sinergia”.
L’iniziativa rientra in un piano più ampio di aggiornamento delle competenze operative del personale, con l’obiettivo di rispondere con prontezza e professionalità a scenari di emergenza sempre più complessi e frequenti.
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