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Centro Trasfusionale Montebelluna

Montebelluna, il Centro Trasfusionale torna a pieno regime: Avis Treviso ringrazia l’Ulss 2

Ripristinate tutte le 56 sedute settimanali per la raccolta di sangue e plasma

Montebelluna, il Centro Trasfusionale torna a pieno regime: Avis Treviso ringrazia l’Ulss 2

Foto di repertorio

Dopo anni di attività ridotta, il Centro Trasfusionale (CT) dell’ospedale di Montebelluna torna finalmente alla piena operatività. A partire da lunedì 14 luglio, grazie a una riorganizzazione interna dell’Ulss 2 Marca Trevigiana, sono state ripristinate tutte le 56 sedute di raccolta settimanali nei giorni di lunedì e martedì: un traguardo importante per il territorio e per l’intera rete di donatori volontari.

La novità è frutto del trasferimento del Polo di Lavorazione delle sacche di sangue dall’ospedale di Castelfranco a quello di Treviso. Questo spostamento ha liberato risorse e personale, consentendo al presidio montebellunese di tornare a offrire un servizio completo. Le sedute disponibili ora comprendono, ogni lunedì e martedì, 23 prelievi di sangue intero e 5 di plasma, per un totale di 56 appuntamenti settimanali, contro i circa 20 disponibili negli ultimi anni.

Avis Treviso: “Un impegno mantenuto”

A esprimere soddisfazione è Paolo Zanatta, presidente di Avis Provinciale Treviso:

«Ringraziamo sentitamente l’Ulss 2, la Direzione Generale e i responsabili dei servizi coinvolti, per aver mantenuto l’impegno preso con i donatori. Questo cambiamento rappresenta un importante passo avanti verso una sanità più vicina ai cittadini e attenta ai bisogni della comunità.»

Il CT di Montebelluna aveva infatti visto ridursi le sue attività a causa della necessità di fornire personale al Polo di Castelfranco. Ora, con il ritorno dei tecnici e infermieri nella sede originaria, il centro può finalmente riprendere la sua piena funzione.

Un primo bilancio positivo

La risposta dei donatori non si è fatta attendere. Nella prima settimana di riapertura completa, numerosi cittadini si sono presentati per donare sangue e plasma, contribuendo così concretamente alla cura di pazienti bisognosi di trasfusioni o terapie con emoderivati. Una partecipazione che conferma lo spirito di solidarietà del territorio trevigiano.

Donare anche d’estate: l’appello dell’Avis

Il presidente Zanatta lancia infine un invito, soprattutto in vista delle vacanze:

«Il bisogno di sangue non si ferma d’estate. Chiediamo a tutti i nostri associati di programmare la donazione prima di partire. È un piccolo gesto che può salvare una vita.»

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