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Proteste agricole
16.07.2025 - 16:44
Foto del sit-in a Bruxelles
Non si ferma la mobilitazione dei giovani di Coldiretti. Oggi nuove proteste e presidi si sono svolti da Bruxelles a Roma contro i tagli annunciati dall’Unione Europea ai fondi per l’agricoltura. A guidare la delegazione padovana a Bruxelles c’è anche Silvia Breda, 19 anni di Conselve, che pochi giorni fa ha festeggiato la maturità con il massimo dei voti all’istituto Duca degli Abruzzi di Padova, prima di partire verso la capitale belga per unirsi agli under 30 della Coldiretti Veneto e Padova.
“Lavoro nell’azienda vitivinicola e cerealicola di famiglia – ha dichiarato Silvia Breda durante il presidio – e con i tagli dell’UE e il fondo unico è a rischio il futuro non solo delle nostre imprese ma dell’agricoltura stessa. Io ho appena iniziato a lavorare e voglio dare un futuro a questo settore, partendo dal nostro territorio.”
Il gesto simbolico più forte della giornata è stato l’abbandono in piazza degli stivali di gomma, segno del lavoro nei campi, per denunciare il rischio concreto di perdere il proprio impiego e di danneggiare l’intera comunità, in termini di sicurezza alimentare, tutela del paesaggio e sostenibilità.
La protesta nasce dal piano della Commissione Von der Leyen di accorpare le risorse agricole in un fondo unico, una manovra che secondo Coldiretti ridurrebbe la disponibilità di cibo e rischierebbe di dirottare fondi verso la difesa anziché verso il comparto primario, proprio mentre incombe lo spettro dei dazi del 30% annunciati dal presidente Usa Donald Trump sulle merci europee, in primis sull’agroalimentare.
“Siamo qui non solo per difendere l’agricoltura di oggi – ha spiegato Marco Vergerio, vice delegato dei giovani di Coldiretti Padova – ma per garantire un futuro a chi ha appena iniziato o vuole iniziare a lavorare nei campi. Molti giovani hanno scelto di scommettere sulla terra e non possiamo permettere che l’Europa li abbandoni adesso. Servono risorse, non promesse.”
Durante il sit-in a Bruxelles hanno fatto discutere anche i grandi striscioni con la presidente della Commissione Ursula Von der Leyen raffigurata mentre gioca con le stelle dell’UE, e scritte provocatorie come “Benvenuti a Vonderland” e “Questa non è Europa”. Coldiretti lancia un appello a non spegnere democrazia, agricoltura, salute e sicurezza alimentare di fronte a scelte giudicate sempre più lontane dalle esigenze di cittadini e imprese agricole.
La protesta è anche un modo per sostenere i nuovi insediamenti in agricoltura: proprio ieri, con l’ultimo bando del CSR, 336 nuove aziende guidate da giovani sono state ufficialmente riconosciute in Veneto, segno di un ricambio generazionale che però rischia di essere frenato da manovre di bilancio considerate penalizzanti.
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