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Visita istituzionale

Il ministro Bernini a Verona per i cantieri delle nuove residenze e il Centro ricerche cliniche

Sopralluogo ai futuri studentati di via Mazza e via Giolfino, che offriranno oltre 450 posti letto entro il 2026, e al Crc del Policlinico di Borgo Roma, polo d’eccellenza per la sperimentazione clinica

Foto della visita, dal sito dell'Università di Verona

Foto della visita, dal sito dell'Università di Verona

Nella giornata di lunedì, il ministro dell’Università e della Ricerca, Anna Maria Bernini, ha visitato a Verona i cantieri delle nuove residenze universitarie Esu e il Centro ricerche cliniche (Crc) del Policlinico di Borgo Roma.

La giornata si è aperta nel quartiere di Veronetta, dove sorgeranno i nuovi studentati di via Mazza e via Giolfino, destinati a offrire rispettivamente 126 e 334 posti letto entro luglio 2026. Ad accogliere il ministro erano presenti il direttore generale dell’Università di Verona, Federico Gallo, il vicepresidente di Esu Verona, Sergio Cau, e il direttore Giorgio Gugole, insieme al Prefetto Demetrio Martino e al sindaco Damiano Tommasi.

Verona si conferma tra le città universitarie in grado di garantire un alloggio a tutti gli studenti idonei secondo i criteri di legge. Con questi nuovi progetti, l’ateneo punta a estendere l’offerta abitativa di qualità a prezzi calmierati anche a chi, pur non rientrando nei parametri tradizionali, ha comunque diritto a una sistemazione dignitosa per poter studiare in città.

In seguito la ministra Bernini si è spostata al Policlinico di Borgo Roma, dove ha visitato il Centro ricerche cliniche, situato all’ottavo piano della struttura ospedaliera. Accompagnata ancora dal direttore generale Federico Gallo, è stata accolta da Emiliangelo Ratti, presidente del Crc, e da Stefano Milleri, direttore del Centro. Presenti anche Callisto Marco Bravi, direttore dell’Azienda ospedaliera universitaria integrata di Verona (Aoui), e i docenti Giovanni De Manzoni e Michele Milella.

Il Crc di Verona si distingue come unico polo italiano specializzato negli studi clinici di prima somministrazione sull’uomo e rappresenta un modello di collaborazione tra sanità pubblica, università e impresa. Tra gli obiettivi futuri del Centro ci sono l’attrazione di giovani ricercatrici e ricercatori, il miglioramento delle infrastrutture, l’espansione degli studi multicentrici e di lungo periodo per mantenere alta la competitività anche a livello europeo.

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