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Emergenza abitativa

Case popolari per fragilità sociali: la Regione Veneto amplia i progetti di accoglienza

Oltre trenta accordi tra Regione, Comuni e Ater per destinare alloggi ERP a persone vulnerabili: dai disabili alle donne vittime di violenza, dai padri separati ai giovani senza sostegno familiare

Il comune di Rovigo

Il comune di Rovigo

Negli ultimi tre anni la Regione del Veneto ha messo a disposizione quarantanove alloggi di edilizia residenziale pubblica (ERP) su tutto il territorio regionale per affrontare situazioni di grave disagio abitativo e sociale. Grazie a oltre trenta accordi di programma stipulati con i Comuni e le Ater provinciali, gli immobili ERP vengono ora destinati a progetti di accoglienza per disabili, donne vittime di violenza, padri separati, neomaggiorenni in uscita da comunità educative o da famiglie in difficoltà.

Solo nelle ultime sedute, su proposta dell’assessore regionale all’Edilizia Residenziale Pubblica, Cristiano Corazzari, la Giunta ha approvato cinque nuovi accordi di programma. Le nuove iniziative coinvolgono i Comuni di Cordignano (TV), Bassano del Grappa (VI), Bosaro (RO), Rovigo e Bagnolo di Po (RO), ognuno dei quali metterà a disposizione uno o più alloggi ERP per progetti sociali specifici.

A Cordignano due alloggi ospiteranno il progetto “Help for Health e Cohousing”, rivolto a persone con disabilità o in temporaneo disagio. A Bassano del Grappa parte “Orizzonti condivisi”, con tre alloggi destinati a donne sole o con figli vittime di violenza, disabili, padri separati e giovani in uscita da comunità. A Bosaro nasce il progetto “Emergenza Abitativa” per cittadini in svantaggio socio-economico, mentre a Rovigo prende avvio “Viva Vittoria – Casa rifugio di tipo B”, pensato per donne che escono da strutture di accoglienza. Infine, a Bagnolo di Po, un alloggio ERP sarà utilizzato per affrontare situazioni di emergenza abitativa anche temporanea.

“Negli ultimi anni – ha commentato l’assessore Corazzari – le richieste di intervento per fragilità sociali sono aumentate. Grazie alla modifica dell’articolo 46 della legge regionale 39/2017, possiamo oggi mettere a disposizione un numero maggiore di alloggi ERP rispetto al passato, rispondendo concretamente alle esigenze che ci arrivano dai territori. Gli ultimi cinque accordi si inseriscono in un piano più ampio che ha già prodotto risultati in tutto il Veneto”.

Una risposta concreta e strutturata, dunque, a emergenze che richiedono rapidità, coordinamento istituzionale e un’attenzione sempre maggiore alle nuove forme di vulnerabilità sociale.

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