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Salute e infanzia

A Treviso nascono la “Stanza dei sogni” e l’“Oasi pediatrica” per rendere le cure più dolci ai bambini

Tecnologia, colori e sorrisi per trasformare l’esperienza ospedaliera dei piccoli pazienti: l’iniziativa al Ca’ Foncello punta a un nuovo modello di umanizzazione delle cure

L'assessore Lanzarin in visita al polo pediatrico del Ca' Foncello

L'assessore Lanzarin in visita al polo pediatrico del Ca' Foncello

Due ambienti pensati per rendere meno traumatico il ricovero e le terapie dei bambini. Si chiamano “Stanza dei sogni” e “Oasi pediatrica” i nuovi spazi inaugurati all’interno del reparto di Pediatria dell’ospedale Ca’ Foncello di Treviso, frutto di un progetto che unisce innovazione, sensibilità e partecipazione del terzo settore.

L’“Oasi pediatrica”, nata già nel 2003, è stata oggetto di un importante intervento di ristrutturazione, mentre la “Stanza dei sogni” è una novità assoluta: si tratta di una sala dedicata alle procedure mediche più complesse – come accessi venosi profondi, punture lombari, artrocentesi o medicazioni per ustioni – realizzata in un ambiente colorato, accogliente e immersivo. Sul soffitto scorrono immagini rilassanti, le pareti sono decorate con colori vivaci, e intorno al lettino non mancano giochi e strumenti di distrazione. L’obiettivo: ridurre il disagio psicologico e fisico dei bambini durante le cure.

L’inaugurazione ufficiale si è tenuta oggi alla presenza dell’Assessore regionale alla Sanità, Manuela Lanzarin, affiancata dal direttore generale dell’Ulss 2, Francesco Benazzi, dal sindaco di Treviso Mario Conte e dai rappresentanti del terzo settore. “In questi luoghi – ha dichiarato Lanzarin – si respira un’aria diversa, lontana dal classico ambiente ospedaliero. Si è riusciti a creare un’atmosfera serena, dove i bambini soffrono meno, accolti da personale straordinario sia per competenza che per umanità. È un esempio virtuoso che può e deve essere replicato in tutta la regione”.

L’iniziativa è stata resa possibile anche grazie all’impegno dell’associazione “Per Mio Figlio”, che ha promosso la raccolta fondi necessaria all’acquisto di arredi, tecnologie e decorazioni, oltre alla formazione del personale sanitario. L’investimento complessivo per la sola “Stanza dei sogni” è stato di circa 200.000 euro. I lavori strutturali sono stati curati dai Servizi Tecnici e Patrimoniali dell’Ulss 2.

Secondo le stime, nella nuova sala verranno effettuate inizialmente tra le 150 e le 200 procedure mediche all’anno, numero destinato a crescere. Una dimostrazione concreta che umanizzare le cure non è solo uno slogan, ma una scelta strategica e sostenibile, capace di migliorare davvero la vita dei piccoli pazienti e delle loro famiglie.

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