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Tradizione enologica
19.07.2025 - 08:00
Elisa Cavinato, Liga Veneta
Un appuntamento atteso, radicato nella storia locale e ormai simbolo di un territorio che vive di natura, tradizione e spirito comunitario. È la 74ª edizione della Festa dell’Uva di Vo’ Euganeo, in programma da venerdì 19 a domenica 21 settembre, presentata ufficialmente a palazzo Ferro Fini dalla consigliera regionale Elisa Cavinato (Lega – LV) insieme alle autorità locali e agli organizzatori.
Una manifestazione che affonda le sue radici nel secondo dopoguerra ma che, come ha ricordato il sindaco Mauro Delluniversità, si rifà a una cultura vitivinicola molto più antica, risalente all’epoca romana, consolidatasi nei secoli fino alla Repubblica di Venezia. “La vite è parte della nostra identità e il vino di Vo’ è il frutto di una tradizione che unisce sapienza agricola e paesaggi unici”, ha spiegato il primo cittadino.
Domenica 21 settembre sarà il giorno clou della manifestazione, con la doppia sfilata dei carri allegorici (alle 15 e alle 20.30): autentiche opere d’arte realizzate a mano con acini veri da oltre 250 volontari, capaci di trasformarsi in spettacolo visivo e narrativo. Di giorno e di notte, le strade del centro saranno invase da luci, suoni ed emozioni, in un’atmosfera da sogno.
Ma la Festa non è solo folklore. Come ha sottolineato Elisa Cavinato, “è una kermesse che valorizza il territorio, coinvolge centinaia di persone, promuove il turismo enogastronomico e culturale e rafforza il legame tra generazioni. I Colli Euganei, oggi Riserva della Biosfera MAB Unesco, meritano una ribalta nazionale anche grazie a eventi come questo”.
Il programma del 2025 si arricchisce di una novità: “Calici in Carrozza”, un tour enologico a bordo di un trenino tra cinque storiche cantine locali, con degustazioni guidate e approfondimenti sulla viticoltura euganea. Il direttore generale di Delphi International, Riccardo Cavicchi, ha parlato di “un’esperienza immersiva che unisce vino, arte e cultura in chiave di marketing territoriale”.
Tra i momenti più attesi anche il Villaggio DiVino, i concerti serali, la “Pigiatura dell’Uva” per bambini, la rassegna cinematografica “CineVino” e il progetto poetico “Poesia nel Vino”. Ogni evento è pensato per raccontare i Colli Euganei attraverso tutti i sensi.
Francesco Sinigaglia, presidente dell’associazione Mastri Carristi, ha evidenziato il valore umano della manifestazione: “I carri sono il frutto di mesi di lavoro volontario. Ogni acino viene posizionato a mano. È un gesto d’amore collettivo, che unisce generazioni e lascia senza fiato chi li ammira”.
Dal punto di vista enologico, il presidente del Consorzio di Tutela dei Vini dei Colli Euganei, Gianluca Carraro, ha messo in luce l’unicità del territorio: “La varietà di suoli, esposizioni e microclimi rende i nostri vini inimitabili. Il Serprino, il Fior d’Arancio, i rossi bordolesi sono il fiore all’occhiello di una viticoltura rispettosa dell’ambiente e ricca di biodiversità”.
L’assessore comunale all’Agricoltura, Maurizio Biasio, ha infine ricordato come la Festa dell’Uva rappresenti “una sintesi perfetta tra cultura agricola, sostenibilità e promozione turistica. È un patrimonio identitario che continua a crescere, anche grazie al contributo delle giovani generazioni”.
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