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Allarme caldo estremo

In Veneto a rischio 200 mila anziani fragili: scompenso cardiaco, asma e diabete aggravati dall’ondata di calore

Lo Spi Cgil lancia l’allarme e propone una “contrattazione climatica” con Comuni e Aulss: servono rifugi freschi, città più verdi e maggiore attenzione agli over 75 soli e non autosufficienti

Foto di repertorio

Foto di repertorio

Il cambiamento climatico non è più una possibilità: è una realtà con cui convivere. E le sue conseguenze, come dimostrano le temperature record registrate in Veneto nelle ultime settimane (+3,4 gradi in media rispetto a giugno 2024), colpiscono in modo drammatico soprattutto la popolazione anziana. A lanciare l’allarme è lo Spi Cgil regionale, che stima in circa 200 mila gli ultra75enni seguiti dalle strutture sanitarie venete per patologie croniche come scompenso cardiaco, diabete e asma, condizioni che l’afa può aggravare in modo serio, fino a diventare potenzialmente letali.

Il sindacato dei pensionati sottolinea l’urgenza di affrontare l’estate come una vera emergenza sanitaria e sociale. Le cifre diffuse nella più recente relazione sociosanitaria regionale parlano chiaro: oltre 56 mila over 75 sono in cura per scompenso cardiaco, 130 mila per diabete e quasi 14 mila per asma, con un’incidenza più elevata tra le donne. A questi si aggiunge un altro dato preoccupante: circa 300 mila anziani vivono da soli – spesso vedovi, divorziati o senza famiglia – e sono quindi ancora più esposti ai rischi dell’isolamento, aggravato dal caldo estremo.

Per questo lo Spi Cgil propone l’introduzione di una vera e propria “contrattazione climatica”, un nuovo livello di confronto tra sindacati, amministrazioni comunali e aziende sanitarie, in grado di affrontare in modo strutturato gli effetti della crisi climatica sulla popolazione anziana. L’obiettivo? Mettere al centro delle politiche pubbliche misure di prevenzione e adattamento come la creazione di rifugi climatici – spazi pubblici climatizzati e accessibili –, la riorganizzazione verde delle città, la distribuzione gratuita di climatizzatori a chi non può permetterseli, e un ripensamento urbanistico che privilegi superfici drenanti e ombreggianti.

«L’estate è un periodo molto delicato per gli anziani – ha dichiarato Nicoletta Biancardi, segretaria generale dello Spi Cgil Veneto –. Chiediamo da sempre attenzione per chi vive solo, ma oggi è necessario fare un passo avanti: la contrattazione climatica deve diventare parte stabile del confronto tra sindacati dei pensionati, sindaci e Aulss. Le città vanno riprogettate per rispondere alle nuove esigenze climatiche e sociali».

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