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Caregiver licenziato, la Cassazione dice no: diritto al lavoro va tutelato

Cisl e Fnp Veneto: “È un passo avanti, ora servono tutele concrete per chi concilia lavoro e assistenza”

Caregiver licenziato, la Cassazione dice no: diritto al lavoro va tutelato

Foto di repertorio

Una sentenza storica per migliaia di famiglie italiane: la Corte di Cassazione ha stabilito che è illegittimo il licenziamento di un lavoratore caregiver – ovvero chi si prende cura di un familiare non autosufficiente – se l’azienda non ha prima dimostrato di aver tentato ogni possibile soluzione alternativa. Una decisione che fa giurisprudenza e rafforza il diritto alla conciliazione tra lavoro e assistenza familiare.

Cisl Veneto e Fnp Cisl Veneto, che da anni portano avanti la battaglia per il riconoscimento dei caregiver, esprimono grande soddisfazione per la sentenza n. 18063/2024. «È un passo in avanti importante per chi ogni giorno tiene insieme lavoro e cura», dichiarano con forza i due sindacati.

«I caregiver non sono un peso ma una risorsa per la società – afferma Stefania Botton, segretaria regionale della Cisl Veneto –. Eppure oltre il 60% di loro non riceve alcun aiuto economico, il 45% è costretto a ridurre o lasciare il lavoro e più di un terzo subisce gravi conseguenze sulla propria salute. Serve con urgenza una legge nazionale che riconosca concretamente questo ruolo e offra tutele previdenziali e salariali adeguate».

Anche Tina Cupani, segretaria generale di Fnp Cisl Veneto, insiste sull’urgenza di un intervento legislativo, in particolare a livello regionale. «Tredici Regioni hanno già adottato una legge per i caregiver. Il Veneto è ancora in ritardo. Più della metà delle famiglie che assistono un parente non autosufficiente non ce la fa a sostenere i costi da sola, e il 90% degli anziani fragili (quasi 300mila) è curato in casa. Non bastano le parole: servono servizi di sollievo, incentivi per chi assume e misure di tutela sul posto di lavoro».

Cisl e Fnp ribadiscono il loro impegno a proseguire il lavoro di sensibilizzazione e pressione politica, portando avanti la richiesta di una legge nazionale e politiche regionali capaci di rispondere alla realtà di milioni di italiani che ogni giorno vivono il doppio impegno tra lavoro e cura.

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