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Sostenibilità ambientale
22.07.2025 - 10:29
L'alleanza per l'ambiente
Una vera e propria alleanza per l’ambiente. Dieci Comuni della provincia di Padova hanno sottoscritto oggi a Carmignano di Brenta un importante accordo nell’ambito del progetto europeo Wastereduce, volto a contrastare in modo strutturato l’abbandono dei rifiuti lungo il fiume Brenta e nei siti di interesse naturalistico. L’iniziativa, finanziata dal programma Interreg Italia-Croazia, punta a unire le forze a livello locale per la salvaguardia di una delle aree più delicate e frequentate del territorio.
I Comuni firmatari – Campo San Martino, Carmignano di Brenta, Cittadella, Curtarolo, Fontaniva, Grantorto, Limena, Piazzola sul Brenta, San Giorgio in Bosco e Vigodarzere – insieme a ETRA S.p.A. e con il coordinamento del Consiglio di Bacino Brenta, hanno sancito un patto di collaborazione della durata di un anno per mettere in campo interventi concreti, tra cui: giornate ecologiche, attività didattiche, mappature delle aree critiche, coinvolgimento delle associazioni locali e workshop tecnici.
«Questa firma rappresenta un passo importante verso un modello di gestione ambientale più integrato – ha dichiarato Gianmaria Boscaro, sindaco di Vigonza e presidente del Consiglio di Bacino Brenta –. Il nostro impegno riguarda sia la tutela del sito Natura 2000 “Grave e zone umide del Brenta” che la valorizzazione dei servizi ecosistemici legati al fiume. È un cambio di paradigma nella gestione dei rifiuti, in un’ottica di sinergia tra territorio, istituzioni e cittadini».
Il progetto Wastereduce si basa su un approccio partecipativo e transfrontaliero, che vede tra i partner italiani anche ARPAV, Etifor e Università di Trieste. Centrale il coinvolgimento dei territori, come sottolineato dagli stessi sindaci: «Il turismo fluviale è aumentato in maniera esponenziale – hanno commentato – e con esso anche i problemi legati ai rifiuti. Solo una risposta corale e condivisa può arginare questo fenomeno. La firma di oggi è un chiaro esempio di come, facendo rete, si possano costruire soluzioni durature».
Dal punto di vista operativo, l’accordo punta anche a sostenere l’attuazione della Legge Salvamare e del Piano Regionale Rifiuti, come evidenziato da Stefania Tesser di ARPAV: «Le buone pratiche fluviali sono anche uno strumento di difesa per gli ecosistemi marini, dato che l’inquinamento viaggia lungo le acque. Il nostro contributo è quello di fornire dati, supporto scientifico e strumenti per rafforzare le sinergie locali».
Anche Etifor, tramite Linda Barci, ha evidenziato il valore strategico dell’iniziativa: «Questo accordo rappresenta la prosecuzione del lavoro svolto con LIFE Brenta 2030. Abbiamo costruito una strategia che mette al centro prevenzione, monitoraggio e incentivazione. Il dialogo con le amministrazioni è stato fondamentale per tradurre le idee in azioni concrete».
In chiusura, il presidente di ETRA Flavio Frasson ha sottolineato l’importanza della visione sovralocale: «Wastereduce è il simbolo di una nuova consapevolezza. Il problema dei rifiuti non conosce confini, per questo è essenziale lavorare in rete, anche con realtà internazionali come i partner croati. Ringrazio i Comuni per la fiducia e la determinazione dimostrata nel sostenere questa sfida ambientale».
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