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Attualità
22.07.2025 - 11:45
Luca Zaia
Dopo più di mezzo secolo, la “Madonna con Bambino” di Antonio Solario rientra finalmente nel cuore delle Dolomiti. Trafugata nella notte tra il 24 e il 25 agosto 1973 dai Musei Civici di Belluno, l’opera è stata rintracciata nel 2017 nel Regno Unito grazie a una lunga indagine dei Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale e restituita ufficialmente alla comunità bellunese.
A dare risalto all’evento è stato il Presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, che ha definito il ritorno del dipinto «una vittoria della legalità e della cultura. Un momento di forte valore simbolico, che ci ricorda come la bellezza, anche quando sottratta, sa ritrovare la strada di casa».
Attribuita al pittore veneziano Antonio Solario (circa 1465 – 1530), la tavola raffigurante la Madonna con il Bambino era uno dei capolavori fondativi della collezione civica di Belluno, donata nel 1872 dal medico Antonio Giampiccoli e confluita nel patrimonio del museo inaugurato nel 1876.
«Dopo oltre cinquant’anni – ha dichiarato Zaia – questo ritorno rappresenta non solo la ricomposizione di un frammento della nostra storia artistica, ma anche un segnale forte: l’arte trafugata può tornare al suo luogo d’origine, la memoria non va mai persa».
Determinante per il buon esito della vicenda è stata l’azione del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale dei Carabinieri e del comando provinciale di Belluno, coordinato dal colonnello Enrico Pigozzo, che hanno seguito il caso con discrezione e costanza. La restituzione dell’opera è arrivata al termine di una trattativa extragiudiziale tra Italia e Regno Unito, che ha richiesto tatto diplomatico e rigore investigativo.
Zaia ha espresso «profonda gratitudine per l’impegno e la professionalità di tutti coloro che hanno lavorato per riportare alla luce un’opera d’arte che sembrava perduta per sempre. È la dimostrazione che lo Stato sa proteggere il proprio patrimonio, anche nel lungo periodo».
Il rientro della tavola assume un significato che va oltre il valore artistico. «È una giornata che insegna – ha concluso Zaia – che le ferite del passato possono essere guarite e che i tesori della nostra identità possono essere ritrovati. La Regione del Veneto continuerà a supportare tutte le azioni che puntano alla salvaguardia del nostro immenso patrimonio culturale. Bentornata, Madonna con Bambino: la tua casa ti ha atteso con fiducia e orgoglio».
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