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Padova, canile di Presina, confermata la collaborazione tra Comune e ULSS 6 per la tutela dei randagi

Il Rifugio San Francesco, “casa di tutti”, ha accolto in vent’anni quasi 6.000 cani

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Foto di repertorio

È stata ufficialmente rinnovata la convenzione tra il Comune di Carmignano di Brenta e l’Azienda ULSS 6 Euganea per la gestione del Canile di Presina, noto come Rifugio San Francesco. La conferenza stampa, svoltasi nella Sala Consiliare del Municipio, ha sottolineato l’importanza di questa struttura che da oltre vent’anni rappresenta un punto di riferimento fondamentale per la custodia e la tutela dei cani randagi nel territorio dell’Alta Padovana.

Il Rifugio San Francesco, gestito dalla Lega Nazionale per la Difesa del Cane – Alta Padovana APS, ha accolto quasi 6.000 animali, con una percentuale di adozione che raggiunge il 90%. Attualmente la struttura ospita circa 120 cani e si estende su un’area verde di 18.000 metri quadrati, offrendo non solo un rifugio sicuro agli animali, ma anche un luogo di inclusione sociale. Qui operano circa quaranta giovani volontari qualificati e una decina di persone che stanno scontando una pena alternativa al carcere, rafforzando il legame tra comunità e solidarietà.

L’ULSS 6, con il suo dipartimento di igiene urbana e servizio veterinario, garantisce un’assistenza sanitaria completa, compresa la vigilanza e il controllo veterinario. La convenzione quinquennale stabilisce che la Lega Nazionale per la Difesa del Cane ospiterà i randagi catturati dopo il periodo di osservazione presso il Canile Sanitario dell’ULSS, mentre l’Azienda ULSS 6 assicurerà il monitoraggio sanitario e la consegna degli animali recuperati sul territorio.

Importante novità è l’aggiornamento della quota di contribuzione da parte dei Comuni dell’Alta Padovana, passata da 0,64 a 0,75 euro per abitante, per sostenere i costi della gestione. La decisione è stata approvata all’unanimità dal Comitato dei Sindaci nel dicembre scorso, confermando un impegno condiviso per garantire benessere e sicurezza agli animali randagi e alla comunità locale.

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