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Bassano del Grappa, tra storia, sapori e leggende: tre curiosità che (forse) non conosci

Dal ponte degli Alpini alla prima grappa d’Italia: ecco cosa rende unica la perla del Brenta

Bassano del Grappa, tra storia, sapori e leggende: tre curiosità che (forse) non conosci

Bassano

Bassano del Grappa, affacciata sulle rive del Brenta e ai piedi delle Prealpi venete, è una delle città più affascinanti del Veneto. Conosciuta per il celebre Ponte degli Alpini, il suo spirito artigiano e la tradizione della grappa, nasconde anche storie e curiosità poco note che la rendono ancora più speciale. Ecco tre dettagli sorprendenti da conoscere (e raccontare) su Bassano:

1. Il ponte che “respira” con la città
Il Ponte Vecchio, detto anche Ponte degli Alpini, fu progettato nel 1569 da Andrea Palladio, ma nel corso dei secoli è stato ricostruito più volte, sempre in legno, rispettando la volontà originaria. Il ponte è diventato simbolo della città e dell’identità alpina. Curiosità: durante la Seconda guerra mondiale fu distrutto e ricostruito proprio dagli Alpini, che ogni anno vi rendono omaggio con una cerimonia sentita e commovente.

2. Bassano e la prima grappa “ufficiale” d’Italia
Sebbene la distillazione abbia origini antichissime, fu a Bassano del Grappa che nacque, nel 1779, la prima distilleria ufficiale italiana: la Distilleria Nardini, ancora oggi attiva all’ingresso del ponte. È qui che la grappa ha preso il suo nome (dal Monte Grappa) e la sua identità, diventando simbolo di un’Italia contadina e operaia. Oggi Bassano è un punto di riferimento per gli amanti dei distillati, con musei e percorsi degustativi.

3. La “torre dell’orologio” senza campane
In pieno centro storico, tra Piazza Libertà e Piazza Garibaldi, si erge la Torre Civica, visibile da tutta la città. Ma pochi sanno che la sua grande campana è muta: venne infatti rimossa e fusa durante la Grande Guerra per ottenere metallo utile al conflitto. Solo in tempi recenti è stato installato un nuovo orologio, ma la tradizione delle ore senza rintocchi è rimasta nel cuore dei bassanesi.

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