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Ricostruire la comunità della Chiesa: per Stefano Tinazzo il volontariato è la risposta

Il vice presidente del CSV Padova-Rovigo: “Il bisogno di legami è ancora forte, ma serve coltivarli con impegno”

Ricostruire comunità: il volontariato come risposta alla crisi di fiducia

Il vice presidente del CSV Padova-Rovigo Stefano Tinazzo

Un recente sondaggio condotto da Demos per il Gazzettino a maggio 2025 fotografa un netto calo della fiducia nella Chiesa cattolica in Italia: se nel 1999 l’indice di fiducia era del 62%, oggi si ferma al 36%. Anche tra i fedeli più praticanti, il dato non supera la soglia del 50%. Ma questa tendenza racconta molto più di una semplice crisi dell’istituzione ecclesiastica: descrive una frattura più profonda nel tessuto comunitario del Paese.

A riflettere su questo scenario è Stefano Tinazzo, vicepresidente del Centro Servizi per il Volontariato di Padova e Rovigo, che propone un’analisi lucida ma propositiva: «Stiamo assistendo a una progressiva deriva verso l’individualismo, un ripiegamento sul “fai da te” che impoverisce il senso di collettività. Ma il desiderio di appartenenza e relazione non è scomparso: ha solo bisogno di essere risvegliato e nutrito».

Tinazzo prende spunto da un’esperienza personale, un concerto di Marco Mengoni allo Stadio Euganeo, dove il messaggio finale – racchiuso nel brano Credo negli esseri umani – si è fatto simbolo di speranza e ricostruzione. «È un invito potente a credere negli altri, nella possibilità di creare legami. È proprio questo lo spirito che anima il volontariato: unire, creare ponti, generare relazioni e benessere dal basso».

In un contesto segnato dalla frammentazione sociale, il volontariato si propone come antidoto. Non un semplice “fare del bene”, ma un modello di welfare generativo, che coinvolge le persone nella costruzione attiva del bene comune. «Quando ci mettiamo a disposizione degli altri – afferma Tinazzo – diamo vita a una cittadinanza più consapevole e partecipata. È qui che si ricostruisce la comunità: nei gesti quotidiani, nella solidarietà, nella cura reciproca».

Un esempio concreto arriva dalle tante attività estive per i giovani promosse da parrocchie, associazioni e gruppi locali. «Anche quando l’iniziativa nasce in contesti religiosi – osserva Tinazzo – il suo valore educativo e sociale ha una portata universale. Sono occasioni preziose di crescita, condivisione e inclusione».

Il CSV Padova-Rovigo, in questa prospettiva, si propone come alleato e promotore di un nuovo modo di fare comunità: fornendo strumenti, connessioni, formazione e supporto a chi sceglie di mettersi in gioco. «Ricostruire relazioni e fiducia è possibile – conclude Tinazzo – ma serve la volontà e la partecipazione di tutti. La comunità non è un dato acquisito, è una responsabilità collettiva da coltivare ogni giorno».


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