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A Sedico torna operativo il Cras “Villa Zuppani”: al via il recupero della fauna selvatica in provincia di Belluno

Sono già 87 gli esemplari curati nei primi mesi del 2025

A Sedico torna operativo il Cras “Villa Zuppani”: al via il recupero della fauna selvatica in provincia di Belluno

Le immagini sul posto

Il Centro di Recupero per Animali Selvatici (CRAS) “Villa Zuppani” a Sedico è tornato pienamente operativo dal 1° gennaio 2025, segnando una tappa importante per la tutela della fauna in provincia di Belluno. Grazie a un accordo di collaborazione tra la Provincia di Belluno, la Regione Veneto e l’Agenzia veneta per l’Innovazione nel Settore Primario, il centro è stato completamente ristrutturato e attrezzato per accogliere, curare e restituire alla natura gli animali selvatici feriti o in difficoltà.

La struttura, rimasta inutilizzata per circa sei anni, ha beneficiato di lavori di riqualificazione nel secondo semestre del 2024, con un investimento complessivo di oltre 57.000 euro, di cui 50.000 finanziati dalla Regione Veneto. Sono stati ripristinati gli impianti, sistemate recinzioni e voliere, messi in sicurezza gli spazi verdi e riorganizzati i locali per la cura e la degenza degli animali.

Primo bilancio 2025: già 87 animali accolti

Dall’inizio dell’anno al 24 luglio 2025, il CRAS “Villa Zuppani” ha preso in carico 87 animali selvatici, tra cui diverse specie di uccelli e sei giovani ungulati. Ben 24 esemplari sono già stati reinseriti in natura, a testimonianza dell’efficacia del lavoro svolto. Per le prime settimane di attività è proseguita anche la collaborazione con il CRAS di Treviso, utile al trasferimento di competenze operative e gestionali.

Recupero sul territorio: la rete che funziona

Il recupero degli animali selvatici feriti o in pericolo sul territorio bellunese è affidato al Corpo di Polizia Provinciale, operativo con 27 agenti e istruttori. Gli interventi seguono un protocollo ben definito e vengono effettuati tutti i giorni, compresi i fine settimana, anche in caso di incidenti stradali. Nelle ore non coperte dal servizio diretto, l’intervento può essere attivato tramite le forze dell’ordine.

In caso di ritrovamento di fauna in difficoltà, la procedura prevede il trasferimento al CRAS solo dopo la valutazione di un veterinario, soprattutto quando si tratta di specie non comprese nel protocollo degli ungulati. Quando la reintroduzione in natura non è possibile, gli animali vengono trattenuti al CRAS o trasferiti in altre strutture idonee.

Collaborazione con le Riserve Alpine di Caccia

Un importante ruolo nel sistema di recupero lo svolgono anche i cacciatori appartenenti alle Riserve Alpine di Caccia (RAC). Dopo specifici corsi di formazione, alcuni di loro possono intervenire — in coordinamento con la Polizia Provinciale — sul recupero degli ungulati appartenenti a specie cacciabili, contribuendo così alla salvaguardia del benessere animale e alla sicurezza stradale.

Un presidio essenziale per la biodiversità

Il CRAS “Villa Zuppani” rappresenta oggi un presidio fondamentale per la tutela della biodiversità bellunese. La sua attività non si limita alla cura dei singoli animali, ma contribuisce anche alla conservazione delle specie più vulnerabili, al monitoraggio ambientale e alla sensibilizzazione del pubblico sul rispetto della fauna selvatica.

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