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28.07.2025 - 15:11
Foto di repertorio
Il progetto per la realizzazione del bacino del Vanoi torna al centro del dibattito istituzionale e pubblico. Dopo i recenti carotaggi effettuati in Val Cortella, che hanno riacceso le preoccupazioni delle comunità locali, la Provincia di Belluno ha deciso di intervenire ufficialmente.
A muoversi è Massimo Bortoluzzi, consigliere provinciale con delega alla Difesa del suolo, che ha inviato una lettera formale al Commissario straordinario e al Direttore generale del Consorzio di bonifica Brenta, chiedendo un incontro urgente per fare il punto sullo stato del progetto e sui prossimi passi.
«Alla luce degli ultimi sviluppi – spiega Bortoluzzi – è fondamentale ottenere informazioni puntuali e dettagliate sull’iter progettuale, sulle finalità dei carotaggi e su quanto previsto per il futuro. Troppi sono ancora i punti oscuri, e il territorio ha diritto a essere coinvolto in modo trasparente».
La richiesta della Provincia arriva in un clima già segnato da forti critiche: numerose amministrazioni locali, enti e comitati civici hanno manifestato la loro contrarietà al progetto, evidenziando timori ambientali e dubbi sull’utilità effettiva dell’opera. Anche la stessa Provincia si è già espressa in passato con due delibere consiliari contrarie all'intervento.
«Non si può procedere senza ascoltare le istanze di chi vive e conosce il territorio – conclude Bortoluzzi –. Chiediamo un confronto trasparente e costruttivo con il Consorzio Brenta, affinché ogni scelta futura tenga conto delle preoccupazioni locali e della vocazione ambientale dell’area interessata».
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