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A Castelfranco la nuova Radioterapia dello IOV: tecnologia d’avanguardia e umanità al centro

Inaugurata la struttura al San Giacomo Apostolo. Investimento da quasi trenta milioni per cure oncologiche più vicine ai pazienti

A Castelfranco la nuova Radioterapia dello IOV: tecnologia d’avanguardia e umanità al centro

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È un segno forte, concreto e ricco di significato quello che si è alzato questa mattina nel cielo del presidio ospedaliero San Giacomo Apostolo: la “Posa della Frasca”, tradizionale cerimonia veneta che celebra il completamento della copertura, ha ufficializzato l’inaugurazione della nuova sede di Radioterapia dell’Istituto Oncologico Veneto (IOV-IRCCS).

Alla presenza del presidente della Regione Veneto Luca Zaia e dell’assessore alla Sanità Manuela Lanzarin, è stato salutato con entusiasmo un traguardo che rappresenta molto più di una tappa edilizia: è la promessa mantenuta di portare cure oncologiche avanzate più vicino ai cittadini del territorio, in un polo sanitario che guarda al futuro.

Un investimento da quasi trenta milioni per una sanità più vicina

L’opera, che ha richiesto un investimento complessivo di oltre ventinove milioni e seicentomila euro, interamente finanziati con risorse proprie dello IOV, è frutto di una pianificazione strategica che unisce efficienza, visione e attenzione alla persona.

Di questa somma, circa quindici milioni sono stati destinati alla costruzione dell’edificio e poco meno di quattordici milioni e mezzo alle dotazioni tecnologiche, tra cui due acceleratori lineari di ultima generazione, una risonanza magnetica da un punto cinque Tesla e una sala per la tomografia computerizzata. Il cuore pulsante della nuova struttura sono i quattro bunker realizzati per i trattamenti: due già operativi, due predisposti per future espansioni.

Innovazione e umanizzazione: la nuova frontiera della radioterapia

Il nuovo centro – che si estende su una superficie lorda di oltre tremilacentocinquanta metri quadrati – si inserisce nell’attività dell’Unità Operativa Complessa di Radioterapia diretta dal professor Marco Krengli, che oggi serve oltre tremilacinquecento pazienti all’anno tra le sedi di Padova e Monselice (Schiavonia).

Castelfranco sarà un tassello fondamentale della rete oncologica regionale. Dotata delle tecnologie più evolute nel campo della radioterapia, la sede garantirà trattamenti altamente personalizzati, precisi e meno invasivi, senza dimenticare l’aspetto umano: ambienti accoglienti e rassicuranti, studiati per offrire comfort e serenità ai pazienti.

“Questa sede – ha sottolineato Maria Giuseppina Bonavina, Direttore Generale dello IOV – rappresenta una visione che coniuga eccellenza clinica, innovazione tecnologica e centralità della persona. Non solo aumenteremo il numero delle prestazioni, ma offriremo cure più avanzate e complesse, integrate con quelle di Padova e Schiavonia, rafforzando una rete oncologica regionale che è già punto di riferimento nazionale.”

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