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Il progetto
30.07.2025 - 16:00
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Sei giovani migranti, provenienti da Bangladesh, Pakistan, Mali, Tunisia e Costa d’Avorio, ospiti del Centro di Accoglienza Straordinaria (CAS) di Mirano, sono pronti per entrare nel mondo del lavoro nel settore edile. Hanno appena concluso un percorso di formazione teorico-pratica di 100 ore, promosso da Sicurform – Formedil Veneto, in collaborazione con Confartigianato Imprese Città Metropolitana di Venezia, CGIA Mestre e Confartigianato Riviera del Brenta.
Il progetto, sostenuto dall’Amministrazione comunale di Mirano e realizzato presso le ex scuole elementari di via Caorliega, si inserisce nell’ambito del protocollo nazionale sottoscritto tra Ministero dell’Interno, associazioni datoriali e sindacati dell’edilizia. L'obiettivo: offrire formazione professionale a richiedenti asilo, titolari di protezione internazionale e cittadini stranieri in condizioni di vulnerabilità, favorendone l’integrazione socio-lavorativa.
I sei corsisti, selezionati dalla cooperativa sociale Un Mondo di Gioia, che gestisce il CAS, hanno seguito un programma pratico basato sull’esperienza in cantiere: allestimento di spazi logistici, realizzazione di manufatti in calcestruzzo e muratura (tra cui panche e tavoli esterni), demolizione e restauro di una fascia muraria dell’edificio comunale.
A questo si è aggiunto un modulo sulla sicurezza nei luoghi di lavoro, potenziato con 20 ore di lezione – contro le 16 previste – grazie a metodologie “on the job” pensate per superare anche le barriere linguistiche. Tutti i partecipanti hanno superato con successo le prove finali, ottenendo l’attestato professionale e quello sulla sicurezza previsto dal D.Lgs. 81/2008.
“Con questi corsi, Sicurform Veneto realizza un intervento a forte impatto sociale e lavorativo”, ha dichiarato Enrico Maset, presidente di Sicurform. “Offriamo a questi ragazzi la possibilità di costruirsi un futuro, e alle imprese un primo nucleo di manodopera formata e motivata, in un settore in continua ricerca di personale”.
“Questa è la terza esperienza che attiviamo in Veneto – ha aggiunto Pietro De Angelis, vicepresidente Sicurform e rappresentante delle sigle sindacali FENEALUIL, FILCA CISL e FILLEA CGIL –. Non insegniamo solo un mestiere, ma anche la cultura della sicurezza, fondamentale per una vera dignità del lavoro”.
Entusiasta anche il mondo delle imprese artigiane: “Vogliamo coinvolgere subito le nostre aziende – affermano Michele Furlan, presidente edilizia CGIA Mestre, e Giovanni Bolzonella, responsabile Confartigianato Riviera del Brenta –. Il settore ha bisogno di giovani formati, e questo percorso può rappresentare l’inizio di una carriera e, magari, la nascita di futuri maestri muratori”.
Soddisfatta la coordinatrice della cooperativa “Un Mondo di Gioia”, Francesca Stelletti: “I nostri ospiti hanno accolto questa occasione con entusiasmo. Per loro è stata un’opportunità di crescita personale e professionale. Speriamo che questo sia solo il primo passo verso una piena integrazione sociale”.
“Un’accoglienza seria e costruttiva passa anche da progetti come questo”, ha concluso Francesco Venturini, assessore alle Politiche Sociali del Comune di Mirano. “Crediamo in un modello basato su partecipazione, formazione e inclusione. Così si costruisce una comunità più forte e coesa, in cui ognuno può dare il proprio contributo”.
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