Cerca

Test Miles 33

Scopri tutti gli eventi

EVENTI

Inclusione

Sport e inclusione, parte da Padova il nuovo progetto con Special Olympics

Obiettivo di promuovere l’integrazione delle persone con disabilità intellettiva attraverso lo sport

Da Zero Branco a Scorzè: la passeggiata del 1° maggio celebra inclusione e sostenibilità

Foto di repertorio

La Provincia di Padova scende in campo, letteralmente, per rendere lo sport un diritto accessibile a tutti. È stata presentata in questi giorni una nuova alleanza strategica tra Provincia di Padova e il Team Veneto di Special Olympics Italia, finalizzata a diffondere lo sport inclusivo in tutto il territorio provinciale, coinvolgendo scuole, società sportive e amministrazioni locali.

Il progetto, che prenderà ufficialmente il via a settembre con un incontro rivolto agli amministratori comunali, prevede un percorso condiviso per portare l’inclusione nelle palestre, nei campi sportivi e nelle comunità, promuovendo il cosiddetto sport unificato, che vede gareggiare insieme atleti con e senza disabilità intellettive.

“Non solo vincere nello sport, ma nella vita”

«Lo sport non è solo una questione di podi, ma di crescita e autonomia personale – spiega Eleonora Mosco, consigliera provinciale con delega allo sport –. Il nostro obiettivo è quello di offrire opportunità concrete di partecipazione attiva a giovani con disabilità intellettiva, non per farne dei campioni, ma per aiutarli a diventare cittadini autonomi. È una questione di giustizia sociale, non di carità. E in questo i sindaci giocano un ruolo chiave, perché l’inclusione deve essere calata nei territori».

Oggi in Veneto sono oltre 2.000 gli atleti coinvolti nei programmi Special Olympics, ma il potenziale di crescita è enorme. «Ogni società sportiva – prosegue Mosco – può diventare un presidio di inclusione, e la Provincia si impegna a coordinare il lavoro dei Comuni, sostenendo progetti locali concreti e misurabili».

Mestrino capofila: il progetto "Tughedda"

Tra i primi Comuni a raccogliere la sfida c’è Mestrino, dove da anni è attivo il progetto Tughedda (storpiatura della parola inglese “together”), nato per promuovere l’inclusione scolastica e sportiva di studenti con disabilità cognitive.

«Con l’arrivo di Special Olympics – dichiara il sindaco Marco Agostini – il progetto si allargherà anche alle società sportive locali. Mestrino diventerà capofila di un movimento territoriale che punta a valorizzare le esperienze esistenti, formando un network in grado di offrire un vero sport integrato, anche oltre i confini scolastici».

Un modello replicabile a livello nazionale

Grande soddisfazione è stata espressa anche da Elisabetta Pusiol, direttrice regionale del Team Veneto Special Olympics: «Questa collaborazione con la Provincia rappresenta un’opportunità che potrebbe fare scuola in tutta Italia. Special Olympics è nato negli anni Sessanta negli Stati Uniti su iniziativa della famiglia Kennedy e oggi è presente in oltre 200 Paesi. La sua forza è lo sport come strumento di inclusione sociale e crescita personale».

A Padova sono già attivi 11 team Special Olympics con circa 300 atleti, oltre a due scuole accreditate. Ma i numeri sono destinati a crescere: «Siamo pronti a collaborare con qualsiasi realtà voglia mettersi in gioco – conclude Pusiol –. Lo sport unificato è molto più di una disciplina: è un messaggio potente di pari dignità e di libertà».

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Edizione