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Attualità
03.08.2025 - 16:17
Foto di repertorio
A oltre quattro mesi dallo sversamento di gasolio avvenuto lo scorso 25 marzo nella laguna di Val da Rio, arrivano finalmente i risultati ufficiali delle analisi. I dati, diffusi da Arpav e ULSS 3 Serenissima in risposta a un’interrogazione della consigliera regionale del MoVimento 5 Stelle, Erika Baldin, indicano che i livelli di idrocarburi nelle acque lagunari sono rimasti entro i limiti di legge.
Le analisi hanno escluso superamenti degli standard di qualità ambientale, anche per quanto riguarda sostanze pericolose aggiuntive. Inoltre, non risultano conseguenze significative sul pescato, come dimostrano i monitoraggi effettuati presso gli allevamenti di molluschi circostanti. Nella zona direttamente interessata dalla contaminazione, la pesca resta comunque vietata per precauzione.
Nonostante il quadro tecnico rassicurante, Baldin invita a non abbassare la guardia e invoca una maggiore prevenzione e sensibilizzazione.
L’episodio, seppur contenuto, riapre dunque il dibattito sulla fragilità ambientale della costa veneta e sulla necessità di politiche più incisive per tutelare il patrimonio naturale lagunare, sempre più esposto a rischi antropici.
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