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Estate ad alta tensione per le famiglie venete: boom di ricerche per centri estivi, cala l’attenzione ai compiti

+47% le richieste per i campi estivi nel 2025, ma -8% per il supporto scolastico

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Foto di repertorio

L’estate, per molte famiglie venete, è tutt’altro che una stagione di relax. Lo confermano i numeri raccolti da GoStudent, piattaforma leader nell’istruzione online, che ha registrato un aumento del 47% nelle ricerche di centri estivi rispetto al 2024: è la percentuale più alta d’Italia. Oltre 1.000 le ricerche mensili nel solo Veneto, a testimonianza di un bisogno crescente di soluzioni organizzative per il periodo estivo.

In parallelo, però, calano del 8% le ricerche legate al supporto compiti, segno che il focus dei genitori non è più sull’apprendimento, ma sulla gestione quotidiana dei figli. Il dato riflette un cambiamento nelle priorità: l’obiettivo non è tanto recuperare nozioni scolastiche, quanto garantire attività strutturate che liberino tempo per i genitori lavoratori.

Un quadro che rispecchia la realtà di città come Padova, Vicenza e Verona, dove ritmi lavorativi intensi e la scarsità di aiuti familiari – come i nonni, sempre più anziani – mettono sotto pressione soprattutto le madri.

“Il 68% degli psicologi di Unobravo ha registrato un aumento dello stress nei genitori durante i mesi estivi – spiega la psicoterapeuta Valeria Fiorenza Perris – e in oltre l’85% dei casi il carico mentale pesa sulle donne. Le madri si ritrovano spesso sole nella gestione del tempo dei figli, senza l’appoggio di scuole o strutture educative".

Quello che emerge è una vera e propria "fatica genitoriale estiva", fatta di incastri, tensioni e senso di inadeguatezza. “Non serve essere genitori perfetti – ricorda Perris – ma imparare a riconoscere i propri limiti e chiedere aiuto può cambiare radicalmente la qualità della vita familiare".

Nel contesto veneto, la ricerca di centri estivi ha ormai superato di gran lunga l’interesse per il rendimento scolastico. La tendenza è chiara: meglio un figlio che gioca tutto il giorno, piuttosto che un figlio lasciato solo a casa.

Ma il fenomeno è nazionale. Secondo il report di GoStudent, Lombardia e Lazio sono in cima alla classifica per numero assoluto di ricerche mensili sui centri estivi (rispettivamente 3.080 e 3.390), mentre la Sicilia registra il maggiore incremento di richieste per il supporto compiti (+25%), segno che le esigenze variano molto da regione a regione.

Famiglie a corto di soluzioni: l’estate diventa un test di tenuta

Dall'analisi emerge una verità scomoda: la lunga pausa estiva è diventata un banco di prova per le famiglie italiane, strette tra il desiderio di offrire ai figli momenti di crescita e l’esigenza di mantenere in piedi la propria routine lavorativa. La difficoltà nel trovare spazi, tempi e supporti adeguati si riflette in una gestione stressante della quotidianità.

In risposta, GoStudent propone un servizio di tutoraggio online pensato proprio per i mesi estivi: lezioni individuali e flessibili, da seguire ovunque, anche in vacanza.

“L’estate non dovrebbe trasformarsi in un incubo organizzativo – dichiara Felix Ohswald, CEO e co-fondatore della piattaforma – Vogliamo offrire un supporto concreto, che alleggerisca i genitori e accompagni i ragazzi anche lontano dai banchi".

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