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Attualità
04.08.2025 - 11:28
Lanzarin e Calzavara
Un altro tassello importante si aggiunge alla trasformazione del sistema sociale del Veneto. La Giunta regionale ha stanziato 2 milioni di euro per sostenere i Comuni impegnati nella costruzione e nel rafforzamento degli Ambiti Territoriali Sociali (ATS), i nuovi organismi sovracomunali nati per rendere più efficiente, omogenea e integrata la gestione dei servizi sociali sul territorio.
Il provvedimento rientra nell’attuazione della Legge Regionale 9/2024, che ridefinisce in modo profondo l’impianto del welfare veneto. A guidare questa riforma è l’assessore alla Sanità e al Sociale, Manuela Lanzarin, che sottolinea:
“Gli ATS rappresentano un vero cambio di paradigma: da interventi sparsi e disorganici a un sistema coerente, collaborativo e orientato alla persona. Il contributo economico che oggi mettiamo a disposizione è un investimento per consolidare quanto fatto finora e proiettare i Comuni verso un futuro più solido e giusto”.
Il finanziamento sarà suddiviso secondo criteri oggettivi, bilanciando equità e merito. Tra questi:
500.000 euro distribuiti equamente tra tutti gli ATS;
600.000 euro in base alla popolazione residente;
600.000 euro in base al numero di Comuni aderenti;
200.000 euro assegnati in base allo stato di rendicontazione dei fondi 2024;
100.000 euro legati al numero dei distretti sanitari.
Il denaro sarà erogato in due tranche: un 30% anticipato e il resto a saldo, in base alle spese documentate.
Soddisfazione anche da parte dell’assessore al Bilancio, Francesco Calzavara, che evidenzia l’approccio partecipativo della riforma:
“Questa non è una riforma calata dall’alto, ma il frutto di un lavoro condiviso con il territorio. Con questo provvedimento forniamo ai Comuni strumenti chiari e risorse certe per dare concretezza a una trasformazione attesa e necessaria”.
Gli Ambiti Territoriali Sociali sono pensati per rafforzare il legame tra enti locali, ottimizzare le risorse e garantire una risposta più tempestiva ai bisogni sociali. Una svolta, soprattutto per i piccoli Comuni, che ora possono contare su strutture più solide per gestire i servizi essenziali in modo coordinato.
L’assessora Lanzarin conclude:
“Abbiamo intrapreso un percorso ambizioso, che punta alla qualità della vita e alla giustizia sociale. Questa tappa conferma la nostra volontà di accompagnare ogni fase del cambiamento, con una visione moderna e concreta del welfare veneto”.
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