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Autonomia e riforme

Zaia risponde allo statuto speciale chiesto per Roma: “Anche Venezia città-Stato, con poteri speciali per affrontare le sfide del futuro”

Il presidente del Veneto propone uno statuto speciale per Venezia, ispirato al modello previsto per Roma Capitale: "Serve una governance autonoma per gestire turismo, ambiente e sviluppo con strumenti adeguati"

Lo skyline di Venezia simbolicamente posto sull'Acropoli di Atene, la città-stato più famosa della storia

Lo skyline di Venezia simbolicamente posto sull'Acropoli di Atene, la città-stato più famosa della storia

Una nuova governance per Venezia, sul modello di una vera e propria “città-Stato” europea. È la proposta rilanciata da Luca Zaia, presidente della Regione Veneto, che interviene nel dibattito sulle autonomie e sui poteri speciali con un appello diretto al Governo: dotare Venezia di uno statuto speciale, come quello in discussione per Roma Capitale.

“L’amministrazione di Venezia – spiega Zaia all’ANSA – è oggi bloccata da un impianto normativo pensato per città ordinarie. Ma Venezia non è una città ordinaria: è un unicum mondiale. È tempo di riconoscerlo, e agire di conseguenza. Quando parlo di città-Stato non mi riferisco a un sogno nostalgico o a una provocazione politica: è una proposta concreta, urgente, necessaria”.

Secondo il governatore, solo una governance dedicata, con reali poteri decisionali, potrà permettere a Venezia di affrontare sfide sempre più complesse. “Il turismo ne è un esempio lampante: ogni giorno arrivano migliaia di persone concentrate in poche ore, causando congestione urbana, usura del territorio e disagi per i residenti. Con poteri speciali si potrebbero introdurre strumenti efficaci, come prenotazioni digitali obbligatorie e limiti flessibili sugli accessi”.

Zaia punta il dito anche sulla frammentazione istituzionale in materia ambientale: “Chi gestisce davvero la Laguna? Troppe competenze divise, troppi enti. Così si finisce per intervenire quando è ormai tardi. Venezia ha bisogno di un’autorità unica, autorevole, che sappia tutelare il suo equilibrio fragile”.

Il presidente del Veneto invita infine a inserire il tema nel percorso di riforma costituzionale attualmente in discussione per Roma: “L’idea della città-Stato può essere integrata in quel dibattito. Venezia e Roma sono entrambe eccezioni, con esigenze straordinarie. Al Governo rivolgo un appello: siamo pronti a entrare nel merito e a collaborare per costruire un modello innovativo di autonomia urbana”.

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