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Sanità e volontariato

AVIS e FNOPI rinnovano l’accordo per rafforzare il ruolo degli infermieri nella donazione di sangue

Firmato il nuovo protocollo d’intesa tra l’Associazione volontari italiani del sangue e la Federazione degli ordini infermieristici: più spazio agli infermieri nei centri trasfusionali e nella telemedicina

Foto dell'accordo

Foto dell'accordo

AVIS e FNOPI uniscono nuovamente le forze per rendere il sistema trasfusionale italiano più solido ed efficiente. L’Associazione volontari italiani del sangue e la Federazione nazionale ordini professioni infermieristiche hanno firmato il rinnovo del protocollo d’intesa già attivo negli anni passati. Alla cerimonia erano presenti i due presidenti nazionali, Oscar Bianchi e Barbara Mangiacavalli.

L’accordo ha l’obiettivo di rafforzare la collaborazione tra volontari e personale sanitario, puntando in particolare sull’ampliamento del ruolo degli infermieri nei centri di raccolta del sangue. Il personale infermieristico, infatti, sarà sempre più coinvolto nella gestione diretta del rapporto con i donatori, così come nei nuovi percorsi digitali della sanità, a partire dalla telemedicina. Il documento prevede l’avvio di sperimentazioni che includano gli infermieri nella valutazione a distanza dell’idoneità alla donazione, attraverso strumenti di telemonitoraggio e teleassistenza.

«Siamo molto soddisfatti di poter proseguire questa collaborazione strategica», ha dichiarato Oscar Bianchi, presidente di AVIS Nazionale. «Il contributo degli infermieri è fondamentale per garantire la continuità delle raccolte e l’autosufficienza nazionale di emocomponenti. Il loro ruolo nei centri trasfusionali è cruciale, così come negli ospedali».

Sulla stessa linea Barbara Mangiacavalli, presidente della FNOPI, che ha sottolineato il valore professionale della figura infermieristica nel percorso trasfusionale: «Gli infermieri sono formati specificamente per la gestione del donatore e del ricevente. Oggi, grazie all’evoluzione digitale, possono assumere un ruolo ancora più centrale, migliorando selezione, efficienza e qualità dei dati raccolti attraverso strumenti avanzati di triage infermieristico».

Il nuovo protocollo ha validità annuale e prevede una promozione reciproca delle attività di AVIS e FNOPI attraverso le rispettive reti territoriali. La firma è stata anche l’occasione per lanciare una campagna di sensibilizzazione sui canali social delle due realtà, per ricordare l’importanza di donare sangue anche durante l’estate, quando le scorte tendono a calare ma il bisogno non si ferma.

Chi sono AVIS e FNOPI

Fondata a Milano nel 1927, AVIS è la più grande associazione italiana di volontariato del sangue, con oltre 3.300 sedi e circa 1.300.000 soci. Ogni anno contribuisce a coprire circa il 70% del fabbisogno nazionale, promuovendo la donazione periodica, gratuita e responsabile.

FNOPI è l’ente pubblico che rappresenta i 102 Ordini provinciali delle professioni infermieristiche. È sottoposta alla vigilanza del Ministero della Salute e conta oggi oltre 460.000 iscritti. Gli infermieri iscritti svolgono attività in ambito pubblico, privato o in libera professione, con una significativa prevalenza femminile e un’età media di 46,5 anni.

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