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Turismo termale veneto

Oltre cinque milioni di euro dall’imposta di soggiorno: gli albergatori chiedono investimenti mirati

Federalberghi Terme Abano Montegrotto sollecita i Comuni a coinvolgere le categorie economiche nella pianificazione delle spese

Walter Poli, presidente di Federalberghi Terme Abano Montegrotto

Walter Poli, presidente di Federalberghi Terme Abano Montegrotto

Gli albergatori del Bacino Termale Euganeo lanciano un appello alle amministrazioni comunali: «L’imposta di soggiorno, pagata dagli ospiti delle nostre strutture, ha generato oltre 5,6 milioni di euro solo nel nostro territorio. È giunto il momento di investire queste risorse nel rilancio turistico, in modo condiviso e trasparente». A parlare è Walter Poli, presidente di Federalberghi Terme Abano Montegrotto, che sottolinea come i nuovi dati confermino il primato di Abano con 1,8 milioni di presenze alberghiere (contro il milione di Padova) e un incasso di 3,7 milioni di euro dalla sola imposta di soggiorno.

Tuttavia, avverte Poli, la crescita degli introiti è frutto di un aumento delle tariffe dell’imposta, e non di un reale incremento delle presenze. «I numeri dell’Osservatorio statistico regionale – spiega – mostrano infatti una contrazione della durata media del soggiorno: 3,3 giorni nel 2024, scesi a 2,95 nei primi cinque mesi del 2025. È un segnale che impone riflessioni serie e interventi urgenti».

Secondo Federalberghi, il sistema termale locale – a differenza di molte altre destinazioni dove gli attrattori sono pubblici – si basa quasi esclusivamente sull’imprenditoria privata, rappresentata in particolare dagli hotel con stabilimenti termali. «Per questo motivo – prosegue Poli – chiediamo di essere coinvolti stabilmente nella programmazione e nella gestione delle risorse raccolte con l’imposta. Serve un dialogo continuo, concreto e non solo formale con i Comuni. E occorre una rendicontazione chiara sull’uso dei fondi».

Sul fronte dell’integrazione con il territorio padovano, Poli accoglie con favore le recenti aperture dell’assessore Andrea Colasio, auspicando che dalle parole si passi ai fatti. «Il progetto della Fondazione per il turismo può essere la chiave per creare una sinergia autentica fra Padova e le Terme, realtà che offrono esperienze diverse ma complementari. Noi siamo pronti a fare la nostra parte».

Infine, Federalberghi ribadisce che la centralità del Bacino Termale Euganeo – prima destinazione provinciale per numero di presenze – deve essere riconosciuta anche nei criteri di assegnazione dei fondi per i progetti di promozione e sviluppo.

L’organizzazione rappresenta oggi un comparto strategico per l’economia locale: oltre 5.000 addetti, 3 milioni di presenze annue e un fatturato che supera i 350 milioni di euro. Numeri che, secondo gli albergatori, giustificano un maggiore peso nelle scelte politiche e finanziarie relative al turismo.

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