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Il Comune di Romano d'Ezzelino difende Col Bastia e risponde alle accuse di degrado

L’Amministrazione respinge le critiche comparse sulla stampa, chiarisce le competenze nella gestione dell’area e rilancia l’appello al rispetto del sito e del lavoro dei volontari

Foto di Col Bastia

Foto di Col Bastia

Dopo le notizie circolate su alcuni organi di stampa riguardo a una presunta situazione di degrado al Col Bastia, conosciuto anche come “Colle di Dante”, l’Amministrazione comunale interviene con fermezza. “Condanniamo i comportamenti di chi non rispetta i beni pubblici e l’area monumentale – sottolinea il Comune – e vogliamo fare chiarezza per tutelare il lavoro svolto a beneficio del territorio”.

Il Col Bastia è un luogo di alto valore storico, culturale e paesaggistico, ma la sua gestione è resa complessa dalla frammentazione delle proprietà. L’area comunale, che parte dalla stradina d’accesso e scende verso valle, viene regolarmente falciata: l’ultimo intervento risale alla seconda metà di luglio. Da anni la manutenzione del verde è affidata al Gruppo Alpini di Romano, che interviene fino a cinque volte l’anno, a seconda delle condizioni meteo e degli eventi.

La parte sommitale, che ospita la Torre Ezzelina e il monumento a Dante, appartiene invece all’Associazione Dante Alighieri. Negli ultimi dieci anni la manutenzione ordinaria è stata curata da un’associazione locale, che però da circa un anno e mezzo ha chiesto un avvicendamento. Pur senza un accordo in vigore – l’ultima convenzione è scaduta dieci anni fa – il Comune è intervenuto anche in questa zona, arrivando persino a far sfalciare l’erba attorno alla torre con mezzi del sindaco.

Sul fronte rifiuti, i cestini sono posizionati nei punti strategici dell’area comunale, mentre la pulizia della parte alta viene svolta, senza obbligo, da volontari animati da senso civico.

Quanto alle installazioni artistiche del progetto “Parco Natura Dante”, realizzate in tecnica Landart con materiali naturali e quindi soggette a degrado, è prevista una manutenzione generale entro fine estate.

L’Amministrazione ribadisce il proprio impegno per una gestione condivisa del sito, monitorato costantemente dalle forze dell’ordine e dotato di videosorveglianza all’ingresso carrabile. “Vogliamo tutelare e valorizzare il Col Bastia – conclude il Comune – ma serve il rispetto di tutti per un luogo che appartiene alla storia e all’identità della nostra comunità. La collaborazione resta l’arma migliore per preservarlo”.

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