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Ambiente e territorio

Verona, Bigon: “Bene i fondi per la difesa idraulica, ma servono scelte più ampie e coraggiose”

La consigliera regionale del Pd chiede di riportare in Aula i Piani Rifiuti e Cave, per tutelare il suolo, le acque e la salute dei cittadini

Foto di repertorio

Foto di repertorio

Lo stanziamento regionale di 12,6 milioni di euro per interventi di difesa idraulica nel territorio veronese è “un investimento utile e necessario, ma che rappresenta solo una piccola parte rispetto alle reali esigenze”. A sostenerlo è Anna Maria Bigon, consigliera regionale del Partito Democratico, che invita la Giunta ad ampliare l’orizzonte delle azioni per la tutela ambientale.

“La provincia di Verona convive da anni con problemi ambientali strutturali, dalla presenza di PFAS alle criticità del bacino del Fratta-Gorzone, segnalate da tempo e ancora in attesa di soluzioni definitive – ricorda Bigon –. Oltre agli interventi idraulici, servono scelte politiche coraggiose e coerenti”.

Tra queste, la consigliera indica il ritorno in Consiglio regionale del Piano Rifiuti, con l’introduzione del divieto di realizzare discariche di amianto nei territori fragili, in particolare nelle aree di ricarica degli acquiferi – come a Caluri e Valeggio – e nelle zone agricole tutelate, come a Sorgà.

Bigon sollecita inoltre la discussione in Aula del Piano Cave, finora approvato solo in commissione, “nonostante le pesanti implicazioni che le attività estrattive hanno sul suolo, sulle acque e sull’equilibrio idrogeologico”. Secondo la consigliera, “la difesa del suolo richiede una visione integrata, al di là dei singoli interventi”, e per questo chiede a Bottacin e alla Giunta regionale di percorrere “la strada della salvaguardia complessiva dell’ambiente e della salute dei cittadini”.

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