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Il Veneto stanzia oltre 11 milioni per contrastare il disagio giovanile

Nuova strategia regionale: al centro la comunità educante per sostenere gli adolescenti vulnerabili

Il Veneto stanzia oltre 11 milioni per contrastare il disagio giovanile

Foto di repertorio

La Regione Veneto ha annunciato un investimento di 11.204.000 euro, provenienti dal Fondo Sociale Europeo Plus 2021-2027, per contrastare il crescente fenomeno del disagio giovanile. Una misura nata per affrontare in modo strutturato e coordinato le fragilità emergenti tra i più giovani.

Nonostante il contesto regionale sia caratterizzato da un sistema scolastico solido e un tessuto sociale robusto, si registra un aumento delle problematiche tra i minori, spesso silenziose e difficili da intercettare: ritiro sociale, disagi emotivi e disturbi alimentari, amplificati ulteriormente dagli effetti della pandemia.

Una risposta strutturata: la comunità educante

L’amministrazione regionale ha deciso di puntare su un approccio integrato che coinvolga attivamente tutti gli attori del territorio: famiglie, scuole, istituzioni, enti del Terzo Settore, associazioni e cittadini. Il modello proposto è quello della comunità educante, un’alleanza collettiva per creare un ambiente che favorisca il benessere psico-emotivo dei giovani, promuovendo inclusione e partecipazione attiva e prevenendo isolamento e marginalità.

Il piano si inserisce nella continuità di esperienze già sperimentate in Veneto, come le Reti Familiari, le Alleanze Territoriali per la Famiglia e i Piani di Politica Giovanile, tutti progetti fondati su una logica preventiva e coordinata.

Due assi di intervento: giovani e adulti

Il programma prevede due principali linee operative:

  1. Azioni di accompagnamento per giovani dai 13 ai 29 anni (inclusi giovani con background migratorio), che prevedono:

    • percorsi individuali di coaching e mentoring peer-to-peer;

    • attività per favorire l’inclusione, l’orientamento e la formazione;

    • iniziative per facilitare l’ingresso nel mondo del lavoro e valorizzare le competenze personali.

  2. Percorsi formativi per adulti e operatori, con:

    • corsi brevi per preparare giovani adulti (18-29 anni) al ruolo di mentori di minori vulnerabili;

    • formazione specifica per la prevenzione del disagio giovanile;

    • aggiornamento professionale rivolto a operatori pubblici, enti privati, associazioni e stakeholder coinvolti nelle reti di supporto educativo e sociale.

Un piano per il futuro

L’iniziativa è parte di una più ampia visione strategica che mira a rafforzare il legame tra educazione, cittadinanza attiva e lavoro, contrastando le disuguaglianze sociali e sostenendo una crescita armoniosa delle nuove generazioni, indipendentemente dal contesto di partenza.

Le candidature ai finanziamenti potranno essere presentate da enti già accreditati – o in fase di accreditamento – ai servizi al lavoro o alla formazione. L’obiettivo finale è quello di costruire un territorio più inclusivo e solidale, in cui ogni giovane possa trovare ascolto, opportunità e appartenenza.

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